Maurizio Lorys Scandurra, il critico musicale espressosi quest’anno sostanzialmente a favore del Festival, rileva una sola, ma importante carenza nella scelta del cast dei cantanti in gara.
“Un Festival perfetto, senza dubbio, ben bilanciato sotto ogni aspetto. Unica nota di rilievo? La mancanza di uno spazio per la black music. Canzoni fortemente venate di melodia, pop ed elettronica, ma non dimentichiamoci che l’Italia pullula di voci soul e contemporary R & B – quali Noemi, Linda Valori, Eugenio Finardi, Andrea Mingardi, Mario Biondi, Zucchero, Paolo Belli – che meritano uno spazio rappresentativo al Teatro Ariston: in nome di un Festival che si pone l’ambizione di essere il Palcoscenico di tutta la migliore musica italiana. Straordinaria la presenza all’ultimo Sanremo 2014 targato Fabio Fazio di Raphael Gualazzi accompagnato dalla formazione tutta piemontese “Anno Domini Gospel Singers”, fondata e diretta dal primo, più famoso nonché universalmente riconosciuto e apprezzato Gospelman italiano, tanto da noi quanto all’estero: il Maestro Aurelio Pitino, che con i propri strepitosi solisti ha impresso una sterzata di ritmo e musica nera al funky coinvolgente e genuino di Gualazzi, che soltanto un anno fa si guadagnò meritatamente un felicissimo Secondo Posto fra i Big. Bravo Aurelio, uomo di autentica fede cristiana, e passione per le sette note. Sarei felice di rivederti sul palco di Sanremo in un prossimo futuro insieme a qualche altro BIG della canzone per un nuovo momento di emozionante energia in musica!”.