Amadeus ospite da Bruno Vespa ha smorzato in poche parole tutte le assurde polemiche scatenatesi sulle frasi di alcuni artisti che invocavano alla pace.
Frasi che chiedevano lo stop alla guerra, lo stopo ai genocidi, frasi che esortavano a “restare umani”, richieste più che legittime la cui valenza ha avuto maggior risalto in quanto proferite sul palco dell’Ariston nel corso delle serate del Festival di Sanremo ed altresì nel corso del programma di Mara Venier la quale, ricordiamo, essersi fatta portavoce di un comunicato stampa voluto da Roberto Sergio ma da molti non condiviso.
Ospite a Porta a Porta, un pacato Amadeus è riuscito ad esprimere ciò che milioni di italiani avrebbero voluto gridare.
Nonostante le continue punzecchiature di Bruno Vespa il quale ha più volte sottolineto la reazione dell’ambasciatore israeliano in Italia, convito che la kermesse canora “sia stata sfruttata per diffondere odio”.
“Questo non vuol dire che voi abbiate dimenticato il massacro di 1200 israeliani?” chiede Vespa … “Assolutamente, la guerra da qualsiasi parte è da condannare, non c’è guerra da un lato o dall’altro, c’è la guerra che va fermata, qualsiasi guerra al mondo va fermata.
Mai mi sarei mai sognato di portare l’odio, e così anche in cantanti.
Portiamo esattamente l’opposto: i ragazzi in gara fanno messaggi e appelli di pace, di libertà di idee, di pensiero, di uguaglianza di pelle, di valori.
A Sanremo nella storia, e senza sembrare presuntuoso, in questi anni, c’è un grande senso di inclusione che va rispettato e mai cambiato, sennò torniamo indietro”… questa la risposta senza tentennamenti di Amedeo Sebastiani, alla quale anche noi ci uniamo con un coro di Love&Peace ovunque.