Forte Forte Forte

Forte Forte Forte: ritorno deludente di Raffaella Carrà

Forte Forte Forte

Forte Forte Forte, l’attesissimo talent show di Raffaella Carrà, è partito venerdì 16 gennaio su Rai1 una novità assoluta per la Rete Ammiraglia, un talent show in 10 puntate ideato da Raffaella Carrà e Sergio Iapino con l’obiettivo di preparare i giovani talenti di oggi a diventare i grandi artisti di domani. Peccato che il nuovo programma dell’ammiraglia Rai inizia proprio nel giorno in cui gran parte delle famiglie ha ricevuto il canone Rai…

Di Raffaella Carrà abbiamo tutti un rispetto inesauribile. Chiunque conosca un minimo della storia della televisione sa che Raffaella Carrà ne è indiscutibilmente una colonna portante, ma sono anche tanti quelli che, pur essendo semplici telespettatori, hanno la “Raffa Nazionale” nel cuore. È stata l’icona del varietà italiano, ha inventato la showgirl moderna, ha saputo adattarsi al momento storico e restare sempre sulla cresta dell’onda. Mancava su RaiUno dal 2006, anno dello show Amore sulle adozioni, ma è reduce dal ruolo di giudice da The Voice. Poi, però, c’è una nuova Raffaella Carrà, quella a cui il ruolo di veterana di The Voice cominciava a stare stretto.Ed ecco che nasce Forte Forte Forte, dall’equivoco peggiore: quello di un’icona che vuole fare la giovane a tutti i costi. E così sfoggia gli stivali con le cosce a vista o l’accappatoio vedo non vedo, facendotela scambiare per quell’altra Raffaella (la Fico), rimostra i suoi filmati d’epoca come una Barbara D’Urso qualsiasi. Ma, soprattutto, costruisce un talent copia e incolla dei peggiori mai visti in TV, non puntando su veri giurati, ma su tre nipotini ubbidienti.Da una parte, i due cori de’ nonna che pendono dalle sua labbra e che non sanno parlare l’italiano, così da non darle troppi problemi, dall’altra la nipote ribelle a cui scaricare la parte della cattiva, cosa che non avrebbe mai potuto fare con la Cuccarini. Così nasce Forte Forte Forte, un programma con la sigla a palla che la nonna vuole ballare con i suoi nipoti in discoteca, a tutti i costi, pur di non accettare gli anni che passano.

Queste dovevano essere le premesse,100 concorrenti, scelti attraverso una serie di audizioni, che dovranno dimostrare di saper ballare, cantare e intrattenere.A giudicare le loro performance una giuria internazionale, capitanata da Raffaella Carrà e formata dall’attrice Asia Argento (che prende il posto di Lorella Cuccarini, pare che la regina dell’ombelico l’avesse contatta, incontrata, elogiata, provinata e assicurata che sarebbe stata uno dei nuovi giudici di “Forte Forte Forte”.Ormai è a tutti gli effetti la professione più ambita in tv: fare il giudice. E’ un lavoro divertente, semplice e poco rischioso, perché nella peggiore delle ipotesi passi inosservato o gli spettatori twittano chiedendosi da chi sei raccomandato .Insomma, la Cuccarini era tutta contenta di poter ambire a cotanto ruolo  aspettando che la Carrà ufficializzasse la sua presenza nel programma. Invece l’agente della Carrà ha chiamato l’agente della Cuccarini e le ha dato il benservito.Il rifiuto è sempre difficile da accettare, tanto più quando lo ritieni ingiusto. Ma bisogna metterlo in conto), dal ballerino spagnolo Joaquin Cortés e dal designer e stilista tedescoPhilipp Plein. Alla conduzione Ivan Olita. Per i ragazzi, un team di coach d’eccezione: Chiara Noschese per la recitazione, Tiziano Vasselli per il ballo e Stefano Magnanensi per la parte musicale, curata da Danilo Vaona. Firme eccellenti anche per le coreografie, appositamente create dal grande Jamal Sims, e per la sigla, nuovo remix di Bob Sinclar, che per l’occasione ha totalmente rivoluzionato il brano Forte Forte Forte,cosa che anche in questo non ci sono state idee nuove poichè è un vecchio brano portato al successo negli anni Settanta proprio da Raffaella Carrà

Raccogliendo le idee per scrivere questo articolo, non sapevo davvero da dove cominciare. Forse dalla pessima regia di Sergio Japino, che per inseguire le mode televisive del momento si è avventurato in un approccio nervoso, a scatti, confuso, ottenendo solo il risultato di non essere né carne né pesce, né varietà classico né talent da tv contemporanea.

Ecco, non solo siamo distanti anni luce dall’obiettivo, ma Forte Forte Forte non è in grado di scovare neppure un decente animatore di villaggi vacanze. Colpa di un casting evidentemente sbagliato, fatto raccattando gli avanzi di altri talent più blasonati, ma anche di una scrittura del programma inattuale, lontana dagli standard alti a cui la tv ci ha abituati negli ultimi anni.

Sono  proprio i concorrenti il punto più basso di questo raschiatissimo fondo di barile che è Forte Forte Forte: la prima puntata di casting non ha regalato uno straccio di talento nemmeno alla lontana. Un abisso dagli altri talent italiani di successo come Amici di Maria De Filippi,  X Factor, e persino The Voice.

Il punto è che Forte Forte Forte, in ogni istante, sembra la parodia di un talent vero col dramma dietro l’angolo: si prende più sul serio di Bruno Vespa a Porta a porta. I concorrenti che si sono presi il Forte Forte Forte, nella prima puntata, non sarebbero arrivati a una sfidina di Amici né a un montaggio di casting di Italia’s got talent. La Carrà ha spacciato per artista qualsiasi ragazzo che gli facesse tenerezza o che fosse cresciuto col mito di Non è la Rai, dove le ragazze parodiavano la stessa Carrà cantando in playback. A Raffaella si può perdonare quasi tutto, ma questo talent decisamente no. Lo scopo del programma doveva essere, a detta della Carrà, quello di trovare “il nuovo Fiorello”: vedendo coloro che si sono esibiti venerdì sera, io, se fossi Fiorello, mi offenderei. Nella tv italiana, specialmente nei talent ne abbiamo visti di incapaci, ma gli autori erano sempre stati in grado di estremizzare l’incapacità a tal punto da renderla comica o di affiancarvi qualche talento, se non brillante, quantomeno discreto. Venerdì sera il talento non si è presentato, in nessuna forma. Per quanto i telespettatori abbiano potuto vedere finora, “Forte forte forte”  potrebbe rimanere negli annali come il programma del copia-incolla, che non funziona o almeno non decolla. Il debutto del nuovo programma “Forte forte forte”, sottolinea ancora una volta la tendenza a scegliere “ format”  scritti con la carta carbone piuttosto che investire in nuove idee.

Secondo il RE dei conduttori, Pippo Baudo, la spiegazione è semplice:

“C’è una generazione di autori cresciuti a pane e format che non sa più inventare. Il ricorso continuo a questi programmi precotti, accompagnati da un capitolato in cui ti dicono persino in che posizione deve stare una sedia, ha generato autori capace di rimaneggiare ma non di creare. E anche i dirigenti televisivi sono diventati più pavidi e meno creativi e preferiscono nascondersi dietro a questi precotti. Io stesso mi sono scontrato con questa tendenza: attualmente sono in teatro e non in tv perchè io porto programmi originali e da tempo mi si preferiscono dei format”.

Insomma, Rai1 potrebbe aver trovato la sua Corrida, il suo costoso talent show a buon mercato basato sul cercare il futuro showman, in una rete in cui si fa carriera sulla pelle di Yara, è come promettere un contatto che non si firmerà mai. Potrei continuare per ore a sgranare il rosario di quello che non è andato. Ma onestamente preferisco fermarmi qui, tacere e limitarmi a dire che Forte Forte Forte, è una delle cose più brutte viste in televisione negli ultimi anni.

Non posso che fare una richiesta, un vero e proprio appello:

Raffaella, per favore, lascia stare questo programma e torna a fare la Signora della tv come solo tu sai fare; noi fan ti promettiamo che di questo errore ce ne dimenticheremo il primo possibile.

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Redazione Giornalistica

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