Numa. Foto di Umberto Condemi De Felice
Numa. Foto di Umberto Condemi De Felice

Numa: siamo figli dell’amore, di un qualcosa che non riposa mai

Numa, artista completa, ci regala una piacevole chiacchierata, legata alla sua musica, alle sue passioni.

Un fare gentile, disponibile, caratterizzato da un pensiero sempre positivo, che tende a calamitare l’attenzione dell’ascoltatore. Una carriera, la sua, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di: Adriano Celentano, Pino Daniele, Renato Zero, George Michael e molti altri. Vi lasciamo alle sue parole, ai suoi pensieri.

Numa. Foto di Umberto Condemi De Felice
Numa. Foto di Umberto Condemi De Felice

Benvenuta a Numa su La Gazzetta dello Spettacolo. Come stai?

Bene, grazie! Ho fatto buon uso di questo periodo, cercando di sfruttarlo al meglio per risolvere cose e per scrivere.

Il tuo fare musica, da sempre, è un inno alla positività, all’ottimismo..

L’arte è un servizio, un dono, che offriamo a chi ci ascolta, che potrebbe essere vista come opportunità, tra l’altro. Questo servizio, deve essere svolto in maniera giusta, senza trasmettere nulla di aggressivo, di conflittuale. Scegliere un linguaggio propositivo, potenziante, rappresenta di certo un atto d’amore.

Il tuo ultimo singolo, “L’amore non riposa”, da cosa prende vita?

Sono molto legata al brano che precede questo ultimo singolo, “Il coraggio delle idee”, che si rifà alla sensazione di clausura dovuta al lockdown. Non posso che citarlo, dal momento in cui tutto parte da lì, dal dover far presente a tutti coloro che conosco e che mi seguono quanto sia importante vincere, anche se si perde qualcosa. Sulla base di questa promessa, ho percepito dentro di me il fatto che sia proprio l’amore a spingerci a realizzare queste condizioni legate alla forza dell’amore, un qualcosa di incondizionato ed inesauribile. È a quel punto che si può parlare anche di un grande amore che non riposa mai, proprio perché forte e duraturo nel tempo.

La tua musa, sin dagli albori, è sempre stata Raffaella Carrà, recentemente scomparsa..

Ho conosciuto Raffaella Carrà all’età di quattro anni, grazie a mio padre, impresario dei suoi concerti. Conservo gelosamente un suo regalo, ricevuto all’età di 5 anni, insignito di una sua piccola dedica. Ho un bellissimo ricordo di lei, dei suoi lavori, della sua eleganza e comunicatività. Lei poteva tutto!

Non solo cantante, sei anche una Life Coach…

Metto al servizio di chi ne ha necessità, la mia esperienza, cose che mi sono servite per conoscere al meglio la mia persona. Viviamo per condividere ed è quindi per questo che si diventa coach. Creo un team ideale, cerco di essere di aiuto, il più possibile.

Chi è Numa oggi e quanto è riuscita a realizzare di quelli che erano i suoi sogni da ragazza?

Fondamentalmente sono sempre la stessa: sognatrice, romantica, con quel sano pizzico di ingenuità e di genuinità. C’è una grande coerenza, quindi, in quello che sono oggi e in quello che ero a quattro anni. L’amicizia, la lealtà, l’onestà e la sincerità, tuttora, sono per me alla base di ogni cosa. Una natura costante, dalla culla a ciò che sono oggi, senza alcun cambiamento brusco.

Progetti futuri?

Uscirà un documentario, “Il Coraggio delle Idee”, ricco di percorsi di chi ha avuto modo di reinventare la propria vita. Mi auguro, in seguito, di poter realizzare un nuovo album e di continuare a portare avanti il mio pensiero positivo.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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