Vittorio Matteucci
Vittorio Matteucci. Foto di Giancarlo Cantone

Lettere a Giulietta con Vittorio Matteucci

Lettere a Giulietta una produzione tutta padovana vedrà in scena il cantattore Vittorio Matteucci ed il quartetto d’archi Paul Klee in un progetto live e discografico che riprende un album del 1993 di Elvis Costello dedicato per l’appunto all’incantevole Giulietta. 

Vittorio Matteucci
Vittorio Matteucci. Foto di Giancarlo Cantone

L’evento Lettere a Giulietta rientra nel programma di “Novembre PataVino 2018” il festival promosso dal Comune di Padova e Veneto Suoni e Sapori giunto alla V Edizione.

Elvis Costello nel 1993 rimase colpito da un trafiletto apparso su di un giornale inglese in cui era riportata la notizia che ogni anno all’indirizzo “Giulietta-Verona” arrivavano migliaia di lettere scritte da svariate persone che andavano dall’amante deluso, alle confessioni, ossessioni, sfoghi…e tutto ciò fece nascere in Costello la voglia di creare, insieme al quartetto d’archi Brodsky Quartet, la song sequence che prese il nome di Juliet’s Letters, opera composta da venti quadri epistolari in forma canzone.

Vittorio Matteucci, una delle voci più belle e particolari del panorama musicale, con grande maestria e professionalità ha tradotto in italiano queste lettere impreziosendole con la sua arte ed il suo timbro vocale che renderanno il tutto emozionante e appassionante. Accanto a lui anche il Paul Klee composto da Luca Paccagnella (violoncello) Alessandro Fagiuoli (primo violino) Stefano Antonello (secondo violino) eAndrea Amendola (viola).

Lettere a Giulietta vede la produzione di Sergio Cossu ( Blue Serge), la regia è di Monica Còdena.

Frollo in “Notre Dame de Paris” ma anche Giuda in “Jesus Christ Superstar”, Scarpia in “Tosca-Amore Disperato”, Conte Dracula in “Dracula-Opera Rock”, Dante nella “Divina Commedia-Opera” ed ancora Innominato nei “Promessi Sposi” e Conte Capuleti in “Romeo e Giulietta ama e cambia il mondo”… Vittorio Matteucci è questo ma anche tanto altro ancora: per la prosa si ricordano Il malato immaginario, American pictures, La Marcolfa, Provaci ancora Sam, Tredici a tavola, Arsenico e vecchi merletti, Pyx, Verso l’abisso di Chicago. E’ autore delle colonne sonore di Quanto costa il ferro, Il mistero del mazzo di rose, ed è ancora autore della parte musicale delle tre fiabe Pinocchio, Cenerentola e Il vestito nuovo dell’Imperatore.

Ha composto “Mimmo”dedicandola al grande Domenico Modugno ed ha all’attivo una raccolta di brani classici napoletani racchiusi in un album dal titolo “Esuli” dove è possibile ascoltare altre sì una bellissima narrazione della “A’Livella” e un inedito dal titolo “Marina ‘e notte”.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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