Le ragazzine stanno perdendo il controllo

Le ragazzine stanno perdendo il controllo

Parliamo oggi di Le ragazzine stanno perdendo il controllo, un progetto teatrale ispirato al celebre fumetto di Ratigher ideato e diretto dalla regista Eleonora Pippo.

Le ragazzine stanno perdendo il  controllo

Un concept particolare, dove le millennial girls protagoniste del progetto teatrale si ispirano all’omonimo teen drama che le vede protagoniste. La perdita di controllo, la confusa ricerca di un’identità, l’incoscienza, la sfida verso se stesse e il mondo che le circonda, insieme all’indagine del proprio corpo sono alcune delle tematiche affrontate ne “Le ragazzine stanno perdendo il controllo. La società le teme. La fine è azzurra”, in scena il 3 giugno al Teatro India di Roma nell’ambito del festival “Dominio Pubblico – La città agli Under 25” e in tournée a Milano, Napoli e Pergine (TN).

Le ragazzine stanno perdendo il controllo

La storia racconta dell’amicizia di Motta e Castracani, due ragazzine delle medie con la comune passione per le analisi mediche.

Il progetto teatrale si fonda sulla formazione di compagnie locali temporanee composte da ragazze tra i 13 e i 18 anni, che nel tempo record di sette giorni lavorano insieme alla regista alla creazione di una performance originale. La rappresentazione, che va in scena una sola volta, si basa sulle peculiarità delle giovani interpreti e si avvale della partecipazione attiva del pubblico che viene coinvolto e guidato dalle ragazze durante la messa in scena.

Filo conduttore è la storia del graphic novel di Ratigher, che narra attraverso le due protagoniste la paura, il conflitto e la ricerca della prova materiale della propria esistenza attraverso l’indagine medica sul proprio corpo. Ma in questa traduzione, la trama si arricchisce del vissuto delle ragazzine in scena. Una narrazione parallela fatta di brevi interviste, canzoni live scelte dalle stesse ragazze e lettere indirizzate ad una sé del futuro rivela le risorse delle Post-Millennial Girls intrecciando finzione e realtà che si avvalorano a vicenda. Ogni spettacolo è unico, diverso e imprevedibile, fortemente legato all’umanità delle giovani interpreti e della comunità alla quale appartengono.

Le dichiarazioni

La regista racconta: “Le ragazzine che partecipano a questo progetto si assumono una grande responsabilità si mettono in gioco affrontando e raccontando temi assoluti ed eterni come l’individuazione di sé e la morte… in soli sette giorni! Lo spettacolo sta proprio lì, nell’accettare la sfida ed esporre l’imperfezione. È questo il vero significato del titolo… La perdita di controllo di cui si parla. Questo dispositivo di messa in scena è come un gioco in scatola. Io sono un po’ come la banca nel Monopoli! C’è un percorso da fare, delle tappe, delle regole e ogni giocatrice gioca a modo suo. Interpreta, appunto“.

Parte integrante della messa in scena è l’installazione “La fine azzurra” ad opera della stessa Eleonora Pippo, una scultura gonfiabile raffigurante la mastodontica ragazzina-cartoon azzurra del fumetto, accompagnata da un cameo sonoro del gruppo musicale Pop X, in cui Davide Panizza e Niccolò Di Gregorio interpretano le due protagoniste tredicenni. Il lavoro rappresenta il terzo ed ultimo atto della pièce ed è allestito in una sala dedicata, visitabile nei giorni precedenti l’andata in scena dello spettacolo.

Dopo il musical lo-fi sulla saga cult a fumetti di Davide Toffolo Cinque allegri ragazzi morti, Eleonora Pippo racconta la storia delle ragazzine con una regia scarnificata e priva di estetismi, che parte dal presupposto che nell’imperfezione si manifesti la vita lasciando spazio ad un’esperienza di autentico confronto e condivisione dei contenuti e dei sentimenti adolescenziali delle protagoniste, di quel vissuto passionale, estremista e doloroso che tutti hanno sperimentato e delle emozioni legate al controllo ma soprattutto alla sua assenza.

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