WoW

WOW: wonderful odd world a Bacoli

WoW

Il mondo di “Alice nel paese delle meraviglie” sarà raccontato a Efestoval, Festival dei Vulcani, martedì 22 e mercoledì 23 settembre (alle ore 20.30) dalla compagnia milanese MOM che metterà in scena “WOW: wonderful odd world”, spettacolo nato dallo studio del testo di Lewis Carroll, per la regia di Simona Colombo, con Simona Colombo, Luca Confortini, Claudia Facchini, Andrea Riva De Onestis, Paolo Tarozzi e Monica Vignetti.

Anche per “WOW”, la scelta del Festival è caduta su un luogo fortemente simbolico: il teatro dello storico edificio della Scuola secondaria Paolo di Tarso di Bacoli (Via Risorgimento 120), spazio che, negli anni ’60, ha fatto da culla alle carriere di attori, registi e associazioni teatrali oggi di successo, e nel quale negli anni ’70 è approdata una delle più straordinarie esperienze della scena del Novecento, il Living Theatre.

Il testo di Carroll diventa per la compagnia Mom, lo scheletro della scrittura drammaturgica trasformata, attraverso due anni d’improvvisazioni, composizioni e ricomposizioni della materia, in un soggetto originale. Alice è il pubblico, che giunto in luogo, in un giorno apparentemente come gli altri, entra in uno dei possibili “mondi delle meraviglie”, per poi sparire ancora nella città. Tutti i personaggi che incontrerà stanno cercando di fare o di partecipare ad uno spettacolo. Si assisterà ad una metafora del teatro, di cosa significa “produrre teatro”: il bianconiglio è un agente teatrale stressato cocainomane, la regina di cuori è la produttrice dello spettacolo, il re il suo compagno, pessimo, ma affermato attore, la duchessa una mediocre cantante che si crede una diva, la cuoca è la serva della duchessa con un gran talento ma povera e senza speranza, il bruco un regista gay in crisi esistenziale che ha finito le idee. A margine di questo mondo, qualcuno ha fallito, così il cappellaio matto e la lepre marzolina si sono trasformati in due barboni e il ghiro in una tossica.

Il mondo delle meraviglie che viene raccontato è esasperato, grottesco, disperato, comico e drammatico. Alice (pubblico) incontrerà figure apparentemente più bizzarre di quelle che forse ha incontrato nella sua vita. Figure che sono impegnate a non dirsi nulla, a giocare con il potere dei sentimenti e delle relazioni, a strutturare filosofie esistenziali, ad andare in corto circuito. «Alice – come affermano i Mom – incontra un teatrino della crudeltà, dove il non-senso non è un tuffo nell’infanzia spensierata, un’innocua uscita dalla realtà, ma una continua rimessa in gioco dell’intensità del corpo che esprime tutto l’isterismo della realtà. Per noi Alice è stato e continua ad essere un mondo attraverso cui scoprire un mondo. L’unica speranza che portiamo con noi è che se è possibile ipotizzare che il battito di ali d’una farfalla possa essere causa di un uragano, allora la capacità di avere un dubbio può ancora salvare gli esseri umani.»

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento