Phebo

Phebo: sogno il Festival di Sanremo!

Incontriamo Phebo, un giovane artista di Pescara, che ci presenta il suo ultimo singolo, “Sogna anche tu”, in cui duetta insieme al bravo Davide De Marinis.

Un vero e proprio inno alla speranza, quello che avremo modo di ascoltare, atto alla realizzazione dei sogni di ognuno di noi.

Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Phebo. Come stai?

Sto bene, grazie!

Come ha preso vita il tuo nuovo singolo, “Sogna anche tu”?

“Sogna anche tu”, nasce come un breve racconto di una reale esperienza di vita. “Sogna ragazzo, mi diceva mio nonno”, parla del mio essere bambino, del sogno di voler fare musica. Sono stato contattato, in un secondo momento, da un ragazzo affetto da sindrome di down, che voleva cantare una canzone con me, e questo mi ha portato a coinvolgere altri ragazzi, in accordo con Davide De Marinis. Ho fatto quindi riferimento alla Fondazione Italiana Verso il Futuro, che tratta appunto ragazzi affetti da sindrome di down, e abbiamo conosciuto una coppia che desiderava sposarsi, sogno poi conseguito a luglio, e, subito dopo, un’altra ragazza, che sognava di dipingere, ha realizzato questo suo sogno in una galleria d’arte. Un inno vero e proprio, quindi, che da “Sogno”, cambia il titolo in “Sogna anche tu”. Promuoviamo, proprio adesso, l’hashtag sogna anche tu, perché sia di buon auspicio per tutti coloro che vogliono realizzare i propri sogni.

Quali consapevolezze ha apportato al tuo vissuto il lockdown che si è verificato lo scorso anno?

Questa assurda situazione ci ha spinto, inevitabilmente, a riflettere, a realizzare dei cambiamenti nel nostro vissuto. L’unica pecca, purtroppo, è legata al ritorno alla normalità, che ti porta a dimenticare tutti quei buoni propositi su cui avevamo ragionato in quel frangente. Personalmente, non ho dimenticato nulla di ciò che si è verificato nel mio inconscio.

Quando hai capito che la musica era la tua strada?

La musica è sempre stata parte integrante del mio vissuto. Ho degli zii turnisti che, inconsapevolmente, mi portavano nel loro vissuto, ad osservare le loro prove, sin dal mattino o in tour. Ho affrontato, crescendo, tanta gavetta, lavorando nei villaggi, facendo piano bar. Oggi, il desiderio più grande, è che la mia musica possa essere alla portata di tutti.

Un sogno nel cassetto?

A livello artistico, mi auguro di poter cantare all’Ariston, partecipando così al Festival di Sanremo. Ne sarei davvero felice! Se usciamo dall’ambito artistico, desidero tornare ad una vita normale, che credo rappresenti il sogno di tutti.

Con chi ti piacerebbe duettare?

Credo che le collaborazioni siano sempre ben viste, specie se parliamo di cantautori storici, da De Gregori a Lucio Dalla. Oggi, mi piacerebbe duettare con Carl Brave. Scrive in maniera semplice e al contempo originale. Lo ammiro molto!

Progetti futuri di Phebo?

Nel mio futuro ci sarà una collaborazione importante ed un LP, di cui vi saprò dire prossimamente.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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