Si avvicina la serata finale del Premio Pierangelo Bertoli 2018 che si terrà sabato 24 novembre al Teatro Storchi di Modena.
Indetto dalla Associazione Culturale Montecristo, con la Direzione Artistica di Alberto Bertoli e Riccardo Benini e la collaborazione di BPER, il premio, giunto alla sua sesta edizione, omaggerà Nek, Dolcenera, Marco Masini e i Negrita.
A Nek andrà il Premio Pierangelo Bertoli 2018, per il suo valore di cantautore e polistrumentista italiano, che nella sua carriera artistica, che dura da oltre 25 anni, ha inciso più di 15 pubblicazioni, come imposto dal regolamento del Premio:
«Il ragazzo di “In te” e “Laura non c’è” – spiega la commissione – ha saputo, crescendo con la sua musica, attraversare le generazioni, reinventandosi costantemente, sia come autore che come interprete. Ci ha raccontato la meraviglia delle piccole cose e della fede, con quella umanità, dote ormai rara, che lo contraddistingue sinceramente. Un artista puro, legato a Pierangelo Bertoli nelle origini e nella veridicità del suo percorso artistico».
Il Premio Pierangelo Bertoli “A muso duro” andrà a Dolcenera, per la capacità di affrontare il suo percorso e le sue composizioni in maniera intellettualmente indipendente, rimanendo fedele a se stessa:
«Le canzoni di Dolcenera toccano da vicino ognuno di noi, ci portano a riflettere sul nostro essere. Parlano di “Come è straordinaria la vita”, della libertà, della forza delle idee, come nell’invitante “Il popolo dei sogni”. Trasmettono una bellezza in grado di vincere e superare gli ostacoli dell’esistenza, che rischia di diventare sempre più preconfezionata».
Il Premio Pierangelo Bertoli “Italia d’oro” a Marco Masini, per il suo impegno nel descrivere la situazione politico-sociale contemporanea o prospettica:
«Marco Masini non è soltanto il “cantore” di stupende ballate d’amore, ma il compositore di opere dove tratta temi scottanti, come la droga (in “Perché lo fai”), la violenza sulle donne (in “Principessa” e “Cenerentola innamorata”), la situazione politico-sociale contemporanea e prospettica nel brano “L’Italia” e la ribellione verso i Critici “serpenti” travestiti da Santoni, nel grido disperato della sua ”Vaffanculo”».
Il Premio Pierangelo Bertoli “Per dirti t’amo” andrà alla band Negrita, da più di due decenni band dirompente nella scena rock italiana, esempio di libertà, integrità artistica e originalità, per l’attenzione nel creare brani dal forte impatto emotivo sul tema dell’amore universale dai caratteri anticonformisti e intellettualmente indipendenti:
«I Negrita, una delle band più influenti del panorama musicale italiano degli ultimi 25 anni, hanno creato attraverso la musica una propria peculiare identità, contraddistinguendosi per la loro capacità di coinvolgere il grande pubblico attraverso un sound che è rimasto unico nel tempo. I testi delle loro canzoni invitano a sognare, raccontano un viaggio, parlano d’amore in modo non banale, con la disarmante semplicità che apparteneva a Pierangelo Bertoli, come in “Magnolia” o in “Brucerò per te”, una dichiarazione d’amore dei nostri giorni».