Jalisse
Jalisse. Foto da Ufficio Stampa.

Jalisse, 21 anni in musica

Oggi abbiamo incontrato i Jalisse, il duo musicale formato da Fabio Ricci e Alessandra Drusian, che ha raggiunto il successo nel 1997, vincendo il Festival di Sanremo con il brano “Fiumi di parole”.

Con 4 album pubblicati all’attivo e tantissime esperienze musicali diverse (oltre che umane), i Jalisse ci raccontano il loro percorso musicale di questi 21 anni di carriera, che li ha portati, ad oggi, ad essere tra i protagonisti della trasmissione Ora o mai più con Amadeus.

Benvenuti su La Gazzetta dello Spettacolo ai Jalisse. Un ritorno in prima serata RAI. Cosa rappresenta per i Jalisse questa occasione?

Sicuramente rappresenta “l’occasione” e se dovessi cantartela: “E’ tanto che aspettavo un occasione così” (Alessandra parafrasa il jingle della mitica scena finale dell’episodio con Jerry Calà del film “Rimini Rimini”).

Seriamente, finalmente c’è questa opportunità di esserci ora dopo 21 anni, anche a dimostrare che non abbiamo mai smesso.

Impegnarci nel nostro lavoro è una cosa per la quale non ci siamo mai tirati indietro, ma la cosa che c’è mancata probabilmente, mentre alcuni hanno cambiato mestiere, è la visibilità televisiva. In Italia la TV è un grande punto di riferimento per il popolo. Se non ci sei in TV, quasi non esisti…

Jalisse in TV. Foto da Ufficio Stampa.
Jalisse in TV. Foto da Ufficio Stampa.

Certo che abbiamo fatto prodotti musicali particolari, meno commerciali, ma la musica è sempre stata protagonista.

Un ricordo di questi anni a cui siete particolarmente legati?

Ogni momento probabilmente, ma l’incontro con la Rita Levi Montalcini è stato importante e toccante. Riuscire a cantare sul palco un suo saggio tradotto in musica, e farlo con lei ancora con noi li sul palcoscenico, non era cosa semplice considerando che era una persona molto attenta.

Ci teneva che venisse tutto al meglio. Ma oltre a questo siamo legati ai 4 mesi nel carcere di San Vittore, un’esperienza umana molto forte, che ci ha portato al brano “E se parla la voce” che parla di una detenuta che all’uscita dal carcere, vuole essere migliore per se stessa e sentirsi libera, scritta da Maurizio Fabrizio.

Ma in generale, ogni progetto ci lascia qualcosa.

Siete tra i protagonisti del programma TV, Ora o mai più. Com’è stare a confronto con dei coach che vengono considerati pezzi di storia della musica italiana?

Ti aspetti di tutto, soprattutto cambi di votazione improvvisi tra una puntata e l’altra. E’ bello perchè ti danno dei consigli e la loro esperienza diventa per noi punto di insegnamento. C’è poi un rapporto meraviglioso con gli altri colleghi in quanto non si pensa al fattore gara… tanto ognuno di noi è diverso non solo nella voce e nel percorso musicale, ma soprattutto nella personalità.

Nella diversità noi ci troviamo bene e ci divertiamo tanto perché ci piace stare insieme.

Jalisse. Foto di Alberto Diana
Jalisse. Foto di Alberto Diana.

Qual è quindi l’Ora o mai più per i Jalisse?

Non c’è (risponde prontamente Fabio). Io ho un orologio che ha i secondi che volano… c’è sempre “l’ora” ma non il “mai più”. Tu non puoi dimenticare ciò che hai vissuto e ciò che vivrai, ma quello va tenuto sempre a mente per crescere.

Adesso con l’inedito si punta a raccontarsi. I nostri 21 anni sono tanti, ma sono anche volati e quindi non ci deve essere distinzione tra passato e presente, bensì un’unione.

Su Francesco Russo

Francesco Russo, giornalista e direttore del quotidiano "La Gazzetta dello Spettacolo", comunicatore digitale ed ufficio stampa di eventi e VIP.

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