Niall Horan, il quinto elemento
Quando qualcuno nomina gli One Direction, il pensiero vola automatico verso Harry Styles, come se fosse l’unico componente di quella che è, a tutti gli effetti, la band più famosa degli ultimi anni.
Ma gli One Direction sono, o meglio erano, cinque. Zayn Malik ha lasciato la band oltre due anni fa, ormai, avviando una sua carriera solista che, sicuramente, avrebbe potuto far parlare di sé molto di più se solo lui avesse mai trovato il coraggio di salire su un palco da solo. Harry Styles è già in tour col suo primo lavoro solista, con tutti gli elogi che un album come il suo merita.
Adesso è il turno di Niall Horan, l’irlandese che all’inizio non cantava nemmeno nonostante sia sua la mano su alcune delle canzoni della band a cui i fans sono maggiormente affezionati.
Flicker è uscito oggi, già primo in classifica in mezzo mondo, e Niall lo presenterà ufficialmente con un tour mondiale che toccherà che l’Italia nel 2018.
Preceduto dai singoli This Town e Slow Hands, Niall ci aveva già dato un assaggio di Flicker nei primi concerti tenutosi tra la fine di agosto e settembre, ed è ora in tutte le radio Too much to ask, il terzo singolo estratto.
Si dice che molto spesso la gente nasconda un grande talento o che, peggio, gli venga impedito di esprimerlo per chissà quale motivo. È pur vero che all’inizio Niall aveva i denti storti, non particolarmente carino ed in una band di bellocci questo poteva pesare, ma Niall, come i suoi colleghi (inclusi Liam Payne e Louis Tomlinson), ha dimostrato che gli One Direction non sono solo una band di bei ragazzi. Hanno talento, una notevole conoscenza del panorama musicale, e le giuste influenze.
Noi fans cercheremo di non chiederci chi sia la ragazza che lo ha fatto soffrire così tanto da scriverci un album (Flicker e Too much to ask sono eloquenti), voi provate a dare una ventata di aria fresca alla vostra vita spendendo un po’ di tempo ascoltando questo disco.