One Direction

One Direction: concluso l’On The Road Again Tour

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Si è concluso una settimana fa l’On the road again tour degli One Direction.
La band più famosa del globo (è inutile storcere il naso, questa è la realtà), ha deciso di salutare i propri fans con tre show a Sheffield, nello Yorkshire, in Inghilterra.

Harry, Niall, Louis e Liam, non hanno perso occasione di ringraziare per il continuo sostegno, specie in un momento come questo.
Per la prima volta, infatti, la band si godrà una pausa e nel 2016 non andrà in tour, nonostante l’uscita imminente del loro quinto album, Made in A.M., già record di preordini.
Non andrà in tour e le teorie pessimiste si sprecano: il contratto è in scadenza, lo scioglimento è imminente. Loro, sorridenti e grati come sempre, non hanno perso tempo a smentire tutto, e poco importa se Louis pare sia in procinto di diventare padre (cosa a cui non crede nessuno), al momento sono tutti e quattro focalizzati sulla vacanza che li aspetta dopo gli ultimi impegni di fine anno.

La Motorpoint Arena di Sheffield è gremita di fans da ogni parte d’Europa, registrando il sold out per tutte e tre le serate, dove i quattro ragazzi hanno dato anima e corpo (in tutti i sensi, se consideriamo che Niall e Harry in particolare, hanno un piede non proprio in forma) per far sì che tutti tornassero a casa col sorriso a spettacolo finito.

Quindi interagiamo col pubblico, scrivendo cartelli colorati e simpatici, cercando persone con cui parlare e, soprattutto, ringraziando continuamente, mentre si assicurano che tutto proceda per il meglio.
Si apre, come ormai di consueto, sulle note della energica Clouds e ci si sposta tra canzoni vecchie e nuove facendo notare subito le diversità evidenti tra un disco e l’altro.
Non mancano i nuovi singoli (Drag Me Down e Perfect) nè la loro (ahi loro) canzone più famosa (What Makes You Beautiful) che, per quanto se ne dica, è una evergreen di cui non potranno mai liberarsi.
Nessuno vuole pensare che la fine si stia avvicinando, ma quando arriva il momento di presentare l’ultima canzone del sabato sera, il discorso di commiato e d’obbligo e le lacrime si sprecano tra chi sente fin dentro l’anima le parole commosse del proprio irlandese preferito, prima di abbracciare i suoi compagni di avventura.

Il momento degli abbracci è forse quello che mi resterà più impresso e, ancora adesso, a distanza di una settimana, mi vengono gli occhi lucidi a pensarci: c’è una sola cosa certa, senza alcun mistero o marchingegno, che riguarda questa band, ed è l’affetto che li lega, tutti quanti, nonostante tutto.
Sono ragazzi semplici che sono stati letteralmente travolti da qualcosa di troppo grande e che non si aspettavano, lo hanno dimostrato negli anni, e in queste serate, quando hanno coinvolto persino le loro famiglie che si sono mischiate tra noi per ballare e vederli sorridere.
Non è necessario soffermarsi sui dettagli dei concerti, su quelle canzoni che per ognuno di noi che li seguiamo da sempre significano qualcosa, o su quelle che continuiamo a non capire perché siano in scaletta, basti sapere che questa pausa se la meritano e ci auguriamo che tornino ancora più carichi.
Perché altrimenti sai che noia!

Su Barbara Aragona

Barbara Aragona, italiana residente a Londra con fierezza da ormai sei anni, scrive di ciò che più le interessa e piace, sfogando nella scrittura la sua indole da fangirl seriale.