Le dichiarazioni degli ospiti intervenuti al Premio Città di Caserta
Una serata all’insegna della solidarietà e dello spettacolo quella tenutasi di fronte ad un’artistico sfondo: quello della Reggia di Caserta.
La consegna alle eccellenze del Sud del Premio Città di Caserta, che ha insignito alcuni dei grandi “talenti” storici e nuovi del Sud ha portato sul palco nomi rilevanti anche del panorama internazionale che hanno sposato la causa dell’organizzazione per la costruzione del primo parco giochi “inclusivo” (per dare il diritto al gioco anche ai bimbi disabili) in città.
Tra i nomi altisonanti che hanno sposato la causa e preso parte all’evento, la madrina Elle Armstrong, Eugenio Bennato, passando per Massimiliano Rosolino a Rita Rondinella. Importanti presenze tra gli emergenti casertani tra cui si denota il compositore Marco Mantovanelli.
Qui le interviste durante la serata:
L’evento, a sfondo benefico, è rivolto ai bambini disabili e alle loro famiglie. Ha dichiarato in merito Concetta Laudando: “Ho fatto una ricerca sul territorio e non ho trovato ‘parco giochi inclusivi’, completamente rivolto ai disabili. Dialogando con tante famiglie, è nata la voglia di provare a fare qualcosa di concreto per il territorio. Da qui la volontà di andare incontro all’amministrazione comunale. tramite Ella Armostrong, che sarà presente sabato, ho avuto la fortuna di conoscere Paola Zanoni. Le ho chiesto di portare il ‘Premio Internazionale’ anche a Caserta. Il ricavato sarà devoluto al comune per realizzare il primo parco giochi inclusivo”.
Il sindaco, Carlo Marino, ha però dato un significato ancora più importante alle parole della Laudando ed ha così rilanciato: “Ben vengano queste iniziative che mettono assieme due elementi fondamentali, il territorio le sue professionalità, la cultura, gli uomini e le donne del territorio, con quelle che sono le eccellenze, in questo caso, della Campania. La speranza è che si faccia un buon incasso, l’invito è a tutti i casertani a venire l’8 ottobre dinnanzi la Reggia, in piazza, per poter godere non solo dell’evento ma partecipare ad un azione benefica, che è quello del parco gioco inclusivo non solo per i disabili ma aperto a tutti. Dovremo avere la capacità di mettere assieme un parco che abbia una serie di funzioni inclusivi ma non limitativo. Ci sono vari spazi della città che possono essere occasione per le famiglie d’incontro che devono contenere anche giostre inclusive. Parlare, dunque, di inclusione totale dell’esistente e quello che noi vogliamo realizzare, e lo faremo con le famiglie e con chi mette in campo, ogni giorno, una battaglia sociale sulle difficoltà che hanno“.