Orchestra

Battesimo per l’Orchestra Jazz della Tuscia a Castiglione in Teverina

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Il 16 luglio a Castiglione inTeverina (Vt) nell’ambito della manifestazione Tuscia in Jazz Big Band Festival si è svolto il debutto ufficiale dell’Orchesta Jazz della Tuscia, diretta dal maestro Enrico Mianulli.

Il direttore artistico del festival Italo Leali nel presentare la serata, dopo i ringraziamenti alle autorità locali, si è detto emozionato per il battesimo di questa orchestra che dopo 14 anni di festival  della Tuscia finalmente si è giunti alla realizzazione  di un’orchestra grazie alla volontà ed alla tenacia di Enrico Mianulli, che oltre a dirigerla è membro con il suo contrabbasso.

Un’orchestra corposa di 15 elementi tutti appartenenti al territorio viterbese, con la sezione fiati composta da 2 sax tenori (1°st Luciano Orologi, 2°st Filippo Bianchini) , 2 sax contralti (1° sc Luca Rizzo, 2°sc Federico Lacerra), 1 sax baritono (Andrea Raceli), 4 tromboni (Giovanni Sargeni, Davide Dipasquale, Matteo Guarino, Dario Martellini) , 3 trombe (1°tr Luca Iaboni, Giambattista Gioia, Riccardo Ziaco) ed 1 solista (Daniele Raimondi), pianoforte (Stefano Angeli) , batteria ( Dario Panza) ed al contrabbasso Enrico Mianulli.

Per la serata come elemento armonico, alla chitarra elettrica un nome di prestigio nell’ambito del jazz nazionale ed internazionale qual è Fabio Zeppetella.

La scelta dei brani presentati attinge al repertorio di  Count Basie con ‘Imperis‘, con la stessa pausa e ripresa del finale voluto da Basie, quel one more time, che rendeva pubblico divertito e complice del brano; da Alfred Newman ‘Street scene‘ versione orchestrata da Stan Kenton intorno alla fine degli anni ’50; da Glen Miller la famosa ‘Street of  Pearls’ con l’ingresso di Fabio Zeppetella che esordisce in un assolo di eleganza e swing, con i buoni assoli del 2° sax contralto, 1° sax tenore, tromba e piano . Sempre di Stan Kenton ‘Intermission riff’  con in primo piano la sezione ance dei sassofoni, dei quali l’assolo del primo contralto è degno di nota, come il mantenimento del ritmo da parte della batteria .

Di Henry Mancini eseguiti le colonne sonore dei film:  ‘The days of wine and roses‘ ed il tema di ‘The pink panther’ davvero ben strutturati, con il piano finalmente in primo piano ed il buon assolo del 2° sax contralto , nel primo brano, giocato sui controtempi con carattere,unitamente a quello del 2° sax tenore con articolazioni e digressioni degne di nota. Per il secondo brano il 1° sax tenore ha egregiamente superato la difficile eredità del pezzo sfoggiando un buon fraseggio, ben modulato, anche la tromba ha prodotto un ottimo assolo, corposo e contenuto, mentre un grande Zeppetella ha incantato con le note della sua chitarra.

Il bellissimo brano ‘Four‘ di Miles Davis ha visto le performance della prima tromba, esuberante in certi passaggi dimostrando però la sua valenza, e del trombone in un lungo assolo davvero degno di nota per complessità e durata.

Un’orchestra che merita attenzione, che con il tempo darà molte soddisfazioni, specie se verrà curata la parte del feeling, della sua anima, che già spunta tra le note.

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