Marcella Ovani (Lollipop)
Marcella Ovani (Lollipop)

Marcella Ovani: con la musica riesco ad amarmi di più

Come vi abbiamo anticipato giorni fa, il ritorno di “Down Down Down, indimenticato tormentone, segna il ritorno della dolce Marcella Ovani delle Lollipop.

Parliamo di una delle storiche componenti della girl-band alle soglie del 2000. Una rivisitazione in una chiave ancor più leggera, quella che Marcella ci presenta, una rinnovata voglia di musica, una serenità che da sempre la contraddistingue..

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Marcella Ovani. Come stai?

Bene, un po’ presa, ma sto davvero molto bene! (Ride)

Una versione pop-dance, la tua “Down Down Down”, realizzata per l’occasione da Dj Panico (Nicola Panza), e pubblicata da Smilax Records. Come ha preso vita tutto ciò, Marcella Ovani?

In realtà è nato tutto per gioco, viste le mie esibizioni senza le altre componenti del gruppo Lollipop. Avevo precedentemente registrato il pezzo con la mia voce, in quella che era la chiave comune del singolo, e poi chissà, forse per pura voglia di cambiare, ho pensato di darle un tocco diverso. Ad aiutarmi Dj Panico, a cui ho chiesto una chiave di svolta differente, non troppo dance e nemmeno tanto commerciale. Soltanto dopo ne è conseguito un progetto vero e proprio da solista.

A tal proposito, cosa puoi dirci circa la tua rinnovata voglia di rimetterti in gioco?

Oltre all’uscita di “Down Down Down” prenderà vita anche un nuovo progetto, in collaborazione con Dj Panico, tra i tanti. Un pezzo per cui sono impazzita sin dal primo ascolto, qualcosa che mi ha portato a pensare davvero di poter intraprendere una mia strada. Un singolo soltanto mio, che credo vedrà la luce a luglio. Non ultimo, il video di “Down Down Down” a cui ho dedicato buona parte delle mie energie.

Quali consensi stai raccogliendo da parte del tuo pubblico, di tutti coloro che dal cammino Lollipop hanno continuato a sostenerti, a donarti il loro supporto?

Sono tutti molto curiosi e sono felice della fiducia che ripongono in me. Un grazie va anche ai tanti addetti ai lavori che mi hanno conosciuta per altro, negli ultimi anni, ma in questa esperienza non mi hanno chiuso alcuna porta. In qualche modo, evidentemente, ho lasciato un buon ricordo di me.

Parlando, appunto, delle Lollipop, di quel percorso intrapreso in cinque, che ricordo porti con te di tutto ciò, Marcella Ovani?

Mi ha lasciato il bello di tutte quelle esperienze più intriganti e particolari che abbia mai vissuto nella mia vita. Guardo al Festivalbar, al Disco d’oro, a tante altre esperienze più che notevoli. Un bello che devi comunque saper gestire perché quando poi pensi di voler ricominciare devi farlo come se nulla fosse mai ‘esistito’. Personalmente, poi, amo realizzare tutto al meglio, con meticolosità, dal singolo, al video, ad ogni minima cosa, con la gioia di sempre, la voglia di andare avanti, così come accadde nel 2018 con “Ritmo tribale”, una nuova ‘parentesi’ con il gruppo. Mai avrei abbandonato le Lollipop, avrei continuato ancora a lungo quell’esperienza e con tutto il piacere possibile. D’altronde, semmai dovesse esserci modo di stare di nuovo insieme, di esibirci chissà dove, lo farei.

Cosa manca ancora a questo tuo percorso, che si parli di musica o di ‘vita’, semplicemente?

Sicuramente, a livello professionale, mi è mancata tanto la musica. Si, nel 2018 ci siamo riunite, ma non ho più avuto modo di concentrarmi sulla musica nel vero senso della parola. A mancarmi, probabilmente più di tutto, è l’amore, se di privato si parla, invece. Molte Lollipop sono sposate e con figli, diversamente è accaduto nella mia vita, seppur consapevole che quando non sono in un rapporto di coppia riesco a rendere molto più. Mi amo di più.

Tra i tanti ‘contenitori’ musicali presenti sui nostri schermi, a quale vorresti poter prendere parte se te ne fosse concessa l’occasione?

Qualche anno fa ti avrei risposto di voler partecipare al Grande Fratello, con la speranza di raccontarsi, di farmi conoscere singolarmente, al di là del progetto Lollipop. Se di musica si parla, invece, ripeterei con vero piacere il Festival di Sanremo. All’epoca arrivammo diciannovesime ma abbiamo comunque conseguito un disco d’oro ed uno di platino. Un’ottima vetrina, un evento che nel corso degli anni ha saputo trasformarsi, regalando maggiore attenzione a pezzi ritmati, qualcosa che resta. Non l’ho vissuto benissimo ma proprio per questo motivo vorrei poterlo rivivere da protagonista, da sola. Mi è stato proposto Tale e Quale ma non sarei del tutto felice di farlo, stesso discorso per X-Factor, semplicemente perché penso sia giusto dare spazio a talenti che ancora devono essere scoperti. Ho un bel ricordo, invece, di All Together Now e si, forse mi piacerebbe fare la giudice ad X-Factor.

Marcella, oggi i giovani faticano a trovare una loro strada, una direzione certa. A tal proposito, quale consiglio senti di dare a tutti loro?

È capitato anche a me di non avere una strada ben precisa da seguire ed oggi ho sei nipoti che vedo persi. Sono spesso indecisi su cosa fare, cosa studiare, con poca passione. Oggi dipingo e customizzo scarpe e giubbotti di pelle. Credo ci sia sempre da reinventarsi, da creare spazio per le proprie ambizioni, in un’era davvero particolare. Consiglio loro di provare, di buttarsi, anche se capita di avere delle porte in faccia perché qualcosa prima o poi si aprirà.

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