Quattro chiacchiere con Sergio Valente, l’hair stylist dei VIP
Sergio Valente giudicato uno dei migliori hair-stylist d’Italia. Le sue acconciature hanno incantato non solo le migliori attrici italiane nel corso di questi decenni, ma anche le star internazionali. Valente ha curato i look di Charlize Therone, Sharon Stone, Helen Mirren. Eppure, ciò che lo distingue e gli dona valore e candore è sicuramente il suo impegno nel sociale. Da anni, Sergio Valente con i suoi eventi benefici ” Il Natale dei 100 alberi d’autore” e ” L’arte nell’uovo di Pasqua” dona ad importanti cause sociali, un motivo di speranza. Perché al di là dell’artista con una carriera importante, Valente è un uomo che vuole donare la sua passione e la sua vita alle persone. La Gazzetta dello Spettacolo, in una lunga chiacchierata, ha incontrato la sua moda, la sua arte e la sua umanità…
Benvenuto su La Gazzetta dello Spettacolo, Sergio. Partiamo subito dall’inizio. Come è nata la sua passione?
Nel 1960, lessi sul giornale che cercavano un assistente per un parrucchiere. Allora, ero al quarto anno della ragioneria e cercavo un lavoretto per l’estate. Mi presentai al salone Filippo, il parrucchiere più noto della capitale, e venni assunto con il compito di assistere la clientela di lingua inglese. Dopo tre giorni di lavoro, questo mondo meraviglioso mi stupì e incantò. Ero circondato e abbagliato da queste signore con queste grandi pettinature. Rimasi in quel salone per sei anni e mezzo, fino poi ad arrivare nel 1971 ad aprire il mio primo salone in Via Condotti, che è stato un punto di riferimento per gli stilisti da Valentino a Versace, da Giorgio Armani a Fendi. Sono riuscito a fare 5 decenni di moda.
Lei è uno dei migliori hair-stylist italiani con una grandissima carriera. Ma quale è il ricordo lavorativo più bello che porta nel cuore?
Il ricordo più straordinario è stato l’incontro con il Papa Giovanni Paolo II. Portai in Vaticano, i miei giovani talenti che si erano distinti durante il premio Sergio Valente. Questo premio l’ho istituito perché volevo e voglio trasmettere ai giovani la mia gioia e le mie soddisfazioni. L’emozione è stata trasmettere questi giovani talenti italiani e poi ritrovarsi davanti al Papa.
L’attrice che ha curato e che l’ha sorpresa di più?
Charlize Theron mi ha trasmesso una grande emozione per la sua intelligenza. Ho curato il suo look ed è una delle attrici che mi ha più spiazzato. Porto un bel ricordo anche di Sharon Stone e Helen Mirren. Queste tre grandi attrici sono state per me la punta dell’iceberg.
Tante anche le attrici italiane che ha curato, che ricordo ha di Virna Lisi?
Nell’ultimo anno della sua vita, Virna Lisi è stata la madrina di uno dei miei eventi benefici ” L’arte nell’uovo di Pasqua”. Virna Lisi era una persona straordinaria, una donna vera, decisa e schietta. Ricordo che un giorno volevo farla venire nella mia sede e le dissi: ” Virna, la mando a prendere”. E lei mi rispose: ” Macché, mi prendo un taxi!”. Venne davvero con un taxi. Questo vuol dire tanto. Nella sua vita è stata una donna onesta. La sera del mio evento, era di una felicità e lei era davvero felice di incontrare le persone che la ringraziavano e si complimentavano con lei.
Parliamo dei due eventi benefici che ha ideato. ” Il Natale dei 100 alberi d’autore” e ” L’arte nell’uovo di Pasqua”…
L’idea di creare ” Il Natale dei 100 alberi d’autore” mi venne a New York, ad un evento. Durante questo evento, vidi una creazione di alberi di Natale di varie misure senza nemmeno un luce, erano così nudi. Quando tornai a Roma dissi: ” Vorrei far vestire questi alberi dai miei amici stilisti”. Ho messo in piedi questo evento coinvolgendo inizialmente vari attori, poi successivamente gli stilisti. Ed oggi, ogni anno, ci sono stilisti come Valentino, Armani, Versace, Cavalli che mandano alla mia associazione un albero vestito con la loro creatività. Questi alberi poi vengono venduti ad offerta, e il ricavato va ad una causa importante ed ogni anno diversa. Mentre ‘L’arte nell’uovo di Pasqua” ha invece come protagonisti quaranta artisti pittori e scultori che con la loro creatività creano un uovo, lo adornano come vogliono e gli danno un significato. Queste opere si vendono ad offerta e poi il ricavato va sempre ad una causa importante. Voglio aiutare i più bisognosi, quelli meno fortunati perché nella mia vita sono stato molto fortunato.
Ad oggi quale è l’insegnamento più grande che ha ricevuto dalla sua carriera?
L’insegnamento più grande l’ho avuto dal mio maestro Filippo che mi ha dato le basi e la passione per questo mestiere che poi ho cercato di sviluppare nella mia maniera. Questa mia carriera che dura da più di 55 anni cerco di mantenerla e di donarla agli altri.
E un consiglio che si sente di dare ad un giovane ragazzo che vorrebbe intraprendere questa carriera?
Ci vuole passione e un grande spirito di sacrificio. La dedizione è importante per amare questo lavoro. Questo nostro lavoro non ha limiti nella creatività. Più tempo dedichi a questo mestiere, più soddisfazioni riesci ad ottenere.
Progetti futuri e sogni nel cassetto di cui vuole parlarci…
Ritorneremo con il premio Sergio Valente e quindi daremo opportunità a tanti giovani hair- stylist. Un sogno nel cassetto: è quello di poter ancora lavorare e dare tanto della mia esperienza a questi giovani.