“Moda” d’inchiesta: mamme sotto accusa

bimba

La foto risulta abbastanza evocativa da quanto si può notare. E questa bambina, perché di una bambina si tratta e non di un fantoccio da abbellire, che viene mostrata nella foto ha partecipato ad un concorso di bellezza per diventare reginetta. Reginetta appunto. Non di un concorso qualsiasi ideato per gioco, ma una vera e propria manifestazione che si è tenuta a Vidalia, un paesino situato in Georgia sperduto e sconosciuto ai più. Ma la foto è balzata subito agli onori della cronaca per il messaggio forte e increscioso che vuole comunicare. Una creatura innocente viene convinta da una mamma troppo egocentrica, a soli 4 anni, a partecipare al concorso per diventare la numero uno. E non importa se questa bambina viene strappata ai suoi giochi d’infanzia, se viene portata via ai suoi amichetti, se deve diventare una donna tutta in un colpo, tanto la sua mamma ha già scelto per lei. Inconsapevole e del tutto ignara del mondo dello star system fatto di luci e paillettes, questa bimba si sottopone ad estenuanti ore di trucco, deve sottostare ai voleri di un’équipe che lavora per lei perché deve attendere le stancanti ore di prove alle quali deve sottoporsi per scegliere l’abito adatto che non deve essere, assolutamente, anonimo; inoltre, deve provare l’acconciatura giusta, adatta per un’occasione di tale pregio, e deve stare lì immobile senza potersi divertire neanche un minimo perché, a soli, 4 anni questo non è più un gioco, ma un lavoro nel quale si divertono solo i più grandi per sfamare un ego che va oltre misura. E allora, le mamme devono essere messe sotto accusa perché sui propri figli non si possono versare anni di frustrazione e malcontento, anzi l’infanzia non gli dovrebbe essere proprio negata. Per ritrovarci, poi, questo: una bimba che stanca e stremata dalla partecipazione al concorso, leva da sola le sue ciglia finte, in attesa di ritornare alla sua vita di sempre.

Su Stefania Massari

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