Appuntamenti con la lettura a Napoli di Ottobre 2020

Appuntamenti con la lettura a Napoli di Ottobre 2020

Napoli si arricchisce di appuntamenti con la lettura e lo fa sia in presenza che virtualmente.

MafiEuropa

Il primo appuntamento di cui vi parliamo è quello con Amalia De Simone, watchdog napoletana, giornalista e videoreporter, che con il suo libro “MafiEuropa” apre la rassegna Rogiosi @ TheSpark. L’incontro con l’autrice è organizzato nel pieno rispetto delle norme anti Covid-19 e strutturato sui tre piani di The Spark Creative Hub, grazie al supporto video.

In linea con la globalizzazione dei traffici, da anni, le mafie italiane si sono internazionalizzate. L’Europa, in particolare, e altri continenti, sono diventati un unico campo d’azione e di interazione con le altre criminalità mondiali. Paesi come la Germania, la Spagna, la Gran Bretagna, l’Olanda, il Lussemburgo e intere aree dell’Est Europa sono diventate, nel corso del tempo, centrali di riciclaggio, basi per traffici illegali e aree di transito, luoghi di protezione per latitanze, territorio di conquista per investimenti immobiliari e commerciali. Nella geografia degli interessi criminali dei clan, alcuni paesi europei sono diventati fondamentali, quanto e più dell’Italia dove invece si percepisce di più il sottoproletariato mafioso. Le mafie vanno dove incontrano meno resistenza: la lotta alle mafie in Europa è resa molto fragile dalla disarmonia legislativa: il reato di associazione mafiosa, non è infatti contemplato da quasi nessun altro ordinamento nazionale europeo. I fatti che creano allarme sociale sono rari, i mafiosi portano ricchezza e qualche volta tutto questo diventa un alibi per voltarsi dall’altra parte. Amalia De Simone ha realizzato le sue inchieste sul campo, girando tra i paesi europei, incontrando i protagonisti delle scottanti vicende, uomini di legge e uomini del “sistema”, tracciando un quadro sugli affari di ‘ndrangheta, camorra e mafia in Europa. Nel libro sono raccolte le inchieste realizzate per il Corriere.TV.

Dopo “MafiEuropa” di Amalia De Simone, la rassegna prosegue con ), “Castelli di Partenope” di Rosario Bianco e Gianpasquale Greco (mercoledì 28 ottobre), “Arcobaleni” di Giuliana Marcarelli (mercoledì 4 novembre), “C’era una (prima) volta” di Claudio Guerrini (sabato 7 novembre), “Io speriamo che me la cavo” di Antonio D’Apuzzo (mercoledì 11 novembre), “Quando meno te lo aspetti” di Guido Trombetti (mercoledì 18 novembre).

Gli appuntamenti alla Fondazione Isaia

Il secondo e il terzo appuntamento, sono invece virtuali, dove la Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo ospiterà ‘virtualmente’ la prima presentazione di un ciclo di incontri dedicato alla cultura, dal titolo “Napoli s’ha dda mparà” (pure ncopp’ ê libbre). “Calcio, Maleparole, Donne, Uomini e Napoli” è il tema della chiacchierata che vede al centro due libri e quattro autori. Da un lato il libro “’A Malaparola”, MEA edizioni, volume a cura del conduttore radiofonico Franco Simeri, scritto da Davide Brandi, già docente del corso di napoletano della Fondazione. Dall’altro, “Interrompo dal San Paolo”, Giammarino editore, a cura di Pietro Nardiello, scritto da una squadra di venti autrici.

Di queste saranno in collegamento le giornaliste Nunzia Marciano ed Emma Di Lorenzo, perdialogare con Brandi e Simeri. L’arbitraggio è affidato a Tommaso D’Alterio, direttore generale della Fondazione, che spiega: “questo evento è il primo di una serie che vorremmo organizzare collegandoci all’omonima rubrica, ospitata tra le “Notizie” del nostro sito e dedicata ad anticipazioni di nuovi testi in uscita – ma anche al recupero di materiali già pubblicati -, scelti tra contenuti in vario modo connessi alla nostra attività. Non faremo una selezione, e tanto meno una classifica, ma proveremo a raccogliere piccoli frammenti della nostra identità napoletana e campana, che crediamo non si possa comprende affidandosi a un canone di letture “giuste” e “sbagliate”, ma lasciandosi trasportare dalla sua grande vitalità, che mischia alto e basso, tradizione e innovazione, senza mai farsi afferrare completamente. Siamo partiti volutamente da due argomenti non canonici – il calcio, sport di massa per eccellenza, e la lingua napoletana vista nella sua parte più irriverente – e pensiamo di fare altre incursioni nella cultura materiale e popolare, ma non mancheranno puntate dedicate alla storia, alle arti figurative, alla musica e a tutto quanto contribuisce a rendere la nostra cultura così ricca e piena di fascino”.

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