Copertina del libro "Clandestini" di Valentina Paravano e Valerio Tassara
Copertina del libro "Clandestini" di Valentina Paravano e Valerio Tassara

Clandestini in libreria. Attenti a quei tre!

Clandestini è un libro che si legge tutto d’un fiato, senza pause, e ti tiene incollato alle sue pagine facendoti immedesimare nelle vicende dei suoi protagonisti a quattro zampe. Nel corso della lettura ognuno può trovare il suo alter ego in uno dei tanti personaggi creati dalla penna degli autori; B54, AZ8, Pepe, Filippo, Milla, Tito trascinano il lettore in un viaggio nella Capitale, fanno riflettere su temi importanti come l’ambiente e la multiculturalità.

Copertina del libro "Clandestini" di Valentina Paravano e Valerio Tassara
Copertina del libro “Clandestini” di Valentina Paravano e Valerio Tassara

Un libro per ragazzi, ma anche per adulti, che ben si presterebbe ad una trasposizione cinematografica d’animazione. A parlarcene sono Valentina Paravano e Valerio Tassara, i due autori del libro che sta riscuotendo tanto successo in tutte le librerie.

Come nasce il progetto di Clandestini?

Al centro di “Clandestini” c’è il tema della (bio)diversità, dell’accoglienza e dell’apertura verso l’altro. Il progetto è nato come soggetto per un lungometraggio di animazione (selezionato e presentato a “Cartoons on the bay nel 2010) e l’idea (tre “clandestini” – leggi diversi – che portano scompiglio in una comunità che si regge su un fragilissimo ma fantastico equilibrio tra specie diverse e ne diventano gli “eroi per caso” sventando un complotto che vuole instaurare la dittatura) nasce dal mix di tre elementi:

A) un fatto di cronaca. Qualche anno fa i TG riportano un fatto di cronaca:  un gruppo di ragazzini di 14 anni rubano un pacchetto di patatine in un bar, il proprietario e suo figlio inseguono i ladri ne prendono uno e lo bastonano fino alla morte al grido di sporco  negro. Intervistato nei giorni seguenti un suo amico presente al fattaccio, felpa in testa e ipod all’orecchio, prova a dare un senso a quanto è accaduto, anche in maniera matura e distaccata, in realtà era impossibile dare un senso, perché senso non c’era.

Noi due ci siamo molto commossi e ci siamo immedesimati in questo ragazzino che se paragonato alla malvagità dei veri cattivi che si nascondono dietro giacche e cravatte ci è sembrato una vera vittima. Allora ci siamo chiesti: “Come può un ragazzino confrontarsi con una tale ingiustizia? Che mezzi ha per rifletterci sopra. Che strumenti può mettere in campo per difendersi?” Ci siamo dati un occhiata in giro e abbiamo notato che la letteratura per ragazzi tende a evitare certi temi e così piano piano è nato “Clandestini”.

B) la constatazione che ormai la nostra città, anche a causa dei cambiamenti climatici, ospita una moltitudine di animali “esotici” accanto alle specie tradizionali come i “gatti de Roma” famosi in tutto il mondo, ci ha dato lo spunto per farne una favola con personaggi animali. Ci siamo ispirati a un libro famoso e a due film di grande successo. Il libro è nato dall’incontro con un'”editora” molto speciale, Giuliana Fanti di Edizioni Corsare, e con Maria Cristina Costa che lo ha illustrato.

C) l’amore per Roma, la nostra città, e il desiderio che diventi davvero una capitale di multiculturalità come tante altre città d’Europa e del mondo.

A chi è rivolto questo vostro lavoro e perchè?

E’ rivolto a bambini  e ragazzi dai nove anni in su. Le tante tematiche sono di carattere ambientalista (biodiversità, vivisezione, inquinamento, riciclo), sociale (diversità, molti modi di essere una famiglia, accoglienza, adozione, cittadinanza, ius soli, integrazione, istruzione, multicultura), politico (democrazia e rappresentanza versus demagogia e dittatura). Il tutto sviluppato in una trama avvincente e col ritmo serrato di una sceneggiatura che non lascia spazio a pause e fa sì che il libro si legga tutto d’un fiato come ha scritto Carla Ghisalberti, voce autorevole nel panorama della narrativa per ragazzi.

Cosa rappresenta per voi la scrittura?

VALENTINA: La scrittura è, come altre forme di espressione, la possibilità di esplorare, creandoli, tanti mondi diversi.
VALERIO: la narrativa è una grande passione, scrivere per me significa entrare in un dimensione dove il caos del mondo trova una  sua ragione e una sua forza pura.

Quali sono gli altri appuntamenti per la presentazione del libro?

Il libro è uscito il primo dicembre ed ha fatto il “debutto” a “Più libri, più liberi”. Il 15 dicembre saremo sempre a Roma ospiti di Tuba, una piccola e nota libreria al Pigneto, che da anni lavora a 360 gradi sul tema delle differenze. Poi il 17 incontreremo i piccoli lettori alla Biblioteca Comunale “Ennio Flaiano” dove parleremo, insieme a Legambiente, di accoglienza e cittadinanza. Stiamo iniziando ad organizzare incontri-laboratorio con le tante scuole che ci stanno contattando. A gennaio 2014 ci saranno altri incontri all’Arion di Via Tiburtina a  Roma; poi Bologna, Milano, Torino.

Avete in cantiere già un altro lavoro? Potete darci qualche anticipazione?

Io – dice Valentina – sto lavorando a un altro libro illustrato (stavolta con Brunella Spalletta). E’ una fiaba contemporanea sul viaggio e sul volo. Sempre per ragazzi. Io invece – afferma Valerio – sto lavorando ad un altro romanzo per ragazzi e insieme stiamo preparando due progetti per la televisione di cui però non possiamo parlare. Solo un accenno: lavoro e giovani!

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