Anime Pezzentelle, l’esordio alla scrittura di Elena Starace battezzato da Salvatore Esposito
Presso la Sala della Loggia del Maschio Angioino a Napoli, si è tenuta la presentazione del libro Anime Pezzentelle di Elena Starace la quale ha dimostrato non solo di essere una bravissima attrice ma di avere grandi doti anche come scrittrice.
Anime Pezzentelle è un romanzo emozionante e suggestivo, come suggestiva è stata la cornice scelta per accogliere il pubblico accorso, ovvero il Maschio Angioino che si affaccia sul maestoso Vesuvio e sulla distesa azzurra del mare, ma ancor più suggestiva è stata l’atmosfera resa particolarmente incantevole dalle note del pianoforte egregiamente suonato dal Maestro Marco Mantovanelli, che ha voluto omaggiare di alcuni brani dal suo primo album “La mia vita in bianco e nero”, note che si sono alternate lasciando spazio a due voci narranti, quella della stessa autrice e di Salvatore Esposito, attore noto anche per aver interpretato il ruolo di Genny Savastano nella serie “Gomorra-La Serie”.
Presenti all’evento, i giornalisti Francesco Russo, mediatore durante gli interventi, Daniela Volpecina e Francesco Marino, i quali hanno contribuito con le loro domande e la loro relazione a far crescere la curiosità per la lettura di Anime Pezzentelle.
Molto probabilmente il messaggio che il lettore riceve, man mano che si introduce nel cuore del romanzo, è che bisognerebbe vivere e godere delle piccole cose e bisognerebbe apprezzare i momenti che apparentemente possono sembrare banali. Le storie che si leggono, pur essendo ambientate in un’epoca diversa dalla nostra, sono facilmente riconducibili al quotidiano di ognuno di noi che possiamo, senza difficoltà, rispecchiarci in Stefano il protagonista della narrazione, vivendo attraverso le sue vicende, sensazioni, sofferenze ed emozioni che lo accompagnano durante il viaggio della sua crescita fino ad arrivare all’età della maturità.
Anime Pezzentelle
Il solo titolo racchiude in se tutta l’essenza, la forza, le afflizioni e le lotte della vita, attribuibile al noto Cimitero Delle Fontanelle (O campusanto d’ ‘e Funtanelle) sito nel fulcro di Napoli, dove si svolgeva un cerimoniale particolarissimo, Il Rito Delle Anime Pezzentelle e che prevedeva l’adozione di un teschio di cui non si conosceva l’appartenenza e per questo definito di anime abbandonate (detta per questo motivo pezzentella) in cambio “l’adottante” chiedeva protezione e sostegno.
L’augurio ad Elena Starace, emozionatissima durante la presentazione a dimostrazione della genuinità e dell’umiltà della sua persona, è di poter raccogliere tante soddisfazioni e consensi, è un lavoro che merita di essere letto ma soprattutto merita di conseguire il giusto riconoscimento.