Lucianna De Falco in Stabat Mater. Foto da Ufficio Stampa
Lucianna De Falco in Stabat Mater. Foto da Ufficio Stampa.

Lucianna De Falco in Stabat Mater

Le tradizioni della Pasqua tra arte e liturgia con Lucianna De Falco

Dopo averla visto la vittoria come miglior film ai David di Donatello, di Ammore e malavita dei Manetti Bros (con i quali abbiamo inaugurato La Gazzetta dello Spettacolo MAGAZINE), oggi parliamo di un personaggio del cast dello stesso, Lucianna De Falco.

Lucianna De Falco in Stabat Mater. Foto da Ufficio Stampa
Lucianna De Falco in Stabat Mater. Foto da Ufficio Stampa.

Accompagnata dalla Corale Polifonica Buon Pastore, e gli ottoni dell’ensemble Pithecusa Brass per un testo originale di Salvatore Ronga, sarà in scena con Strabat Mater lunedì 26 marzo, presso la Cattedrale dell’Assunta di Ischia Ponte, nella sua Ischia, per un evento realizzato in sinergia tra la Diocesi e il Comune di Ischia.

Stabat Mater

Una donna siede al cospetto del mare e, sul filo dell’orizzonte, un’isola appare.

Maria, di fronte all’isola di Patmos, ripercorre la sua avventura di madre in un dialogo intimo e profondo con il Figlio. Rivive, ancora una volta, le inquietudini e i turbamenti che, nella verità rituale della messinscena, la condurranno a ripetere quel sì con cui rispose all’annuncio dell’Angelo.

Lucianna De Falco interpreta Maria, ne disegna la figura che si staglia solitaria di fronte al pregevole crocifisso medievale esposto nell’antica Cattedrale dell’Assunta. Siamo a Ischia, è su un’isola che va in scena questo Stabat Mater, in una versione originale scritta e diretta da Salvatore Ronga con le musiche di Gianfranco Manfra. Il mare accompagna l’azione, risuona costante, rievocato nel canto della Corale Polifonica Buon Pastore, e si allunga fino ai piedi della croce, dove l’indicibile è affidato agli ottoni dell’ensemble Pithecusa Brass, tra sospensioni estatiche e improvvise lacerazioni.

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