Tullio Solenghi presenta il Premio Lucrezia Borgia. In foto con Melluso e Schiavo
Tullio Solenghi presenta il Premio Lucrezia Borgia. In foto con Melluso e Schiavo

Premio Lucrezia Borgia a Melluso e Schiavo

A Bisceglie, presso l’Auditorium dell’Associazione “Roma Intangibile”, verrà consegnato il Premio internazionale duchessa “Lucrezia Borgia” ai registi Marco Melluso e Diego Schiavo.

L’evento, accolto e organizzato da S.o.m.s. “Roma Intangibile” e ideato dall’associazione culturale “Osservatorio Nazionale Duchessa Lucrezia Borgia di Bisceglie”, gode dei patrocini della Regione Puglia, Provincia BAT, dei Comuni di Ferrara e Bisceglie, uniti nel nome della duchessa Lucrezia Borgia, in collaborazione con l’Archeoclub d’Italia – sezione di Bisceglie, ed è sostenuto dagli sponsor ufficiali Confcommercio e Mercati In Città.

Negli anni il prestigioso premio è stato assegnato a personalità che, con la loro professione e l’impegno sociale, hanno raggiunto traguardi significativi in ambito culturale e scientifico, tra cui eccellenze di fama internazionale come il prof. Umberto Tirelli, oncologo e scienziato; il Maestro Marco Misciagna, Gold Medalist Kiev Opera Theatre e il professor Angelo Vescovi, scienziato, biologo e neurofarmacologo italiano, direttore scientifico di Casa Sollievo della Sofferenza e noto per i suoi studi sulle cellule staminali e la medicina rigenerativa.

Nel corso della cerimonia, presentata dall’attrice Rossella Di Liddo, verranno assegnati riconoscimenti a personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dell’informazione come, per l’appunto, i registi Marco Melluso e Diego Schiavo e la scrittrice Francesca Rodolfo.

Il Premio internazionale Lucrezia Borgia si ispira proprio al mecenatismo di Lucrezia, a quella capacità di attrarre nel suo nobile entourage artisti, scienziati e letterati e di creare a corte un clima di fervore intellettuale unico, fonte di prestigio per il casato. 

Il legame fra Bisceglie e Ferrara è suggellato dal titolo nobiliare di Lucrezia che fu appunto duchessa di Bisceglie e poi di Ferrara. 

In realtà la nobildonna non fu mai presente a Bisceglie, ma ebbe a cuore la cittadina adriatica.

Marco Melluso e Diego Schiavo dopo La Signora Matilde ed Il Conte Magico, hanno puntato i riflettori su una delle figure femminili più ambigue e controverse del Rinascimento italiano: Lucrezia Borgia, la quale viene narrata in una veste quasi inedita, incorniciata da un’atmosfera mista tra la realtà storica e l’intrattenimento, un connubio che riesce a catturare l’attenzione di un pubblico variegato e di ogni età.

Nasce così Lu’duchessa d’Este il docufilm in cui la persona e la personalità di Lucrezia assumono una colorazione diversa, quasi distaccata dai racconti che la dipingono da sempre come spietata e con la “fama” di essere una scaltra avvelenatrice.

Lucrezia si paleserà come una grande donna dalle inaspettate doti, abile e capace in molteplici attività, dall’intelligenza palpabile e con la grande passione per l’arte.

Una donna che ha dovuto farsi valere, combattendo anche contro maldicenze e preconcetti.

Oltre alla protagonista verranno messe in risalto anche le meraviglie architettoniche e paesaggistiche dei luoghi familiari alla duchessa, soprattutto le province di Modena, Bologna e Ferrara.

Lucrezia Lante Della Rovere indossa le vesti della temuta Lucrezia Borgia, nel cast è presente il grande Tullio Solenghi noto altresì per la sua innata sensibilità verso gli animali. Anche Tobia De Angelis, volto noto della TV per essere stato protagonista di fiction di successo quali “Vite in fuga” e “Tutto può succedere”, ha un ruolo importante nella docummedia.

Non resta che complimentarci con Marco Melluso e Diego Schiavo per questo ennesimo traguardo di grande soddisfazione.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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