E’ la prima esperienza di Nina Garco nel mondo del cinema per adulti, un debutto avvenuto in un “frame leaks” con Max Felicitas, già noto per aver frequentato di recente il salotto televisivo di Barbara D’Urso.
Secondo Nina (in molti la ricordano come Waima Vitullo) questo è il periodo giusto per tentare nuove esperienze professionali e, come dice lei, per provare a riportare il genere per adulti ai fasti degli Anni ’70, quando la scena era dominata da personaggi del calibro di Moana Pozzi, di Ilona Staller e tante altre celebri attrici.
Abbiamo intervistato l’esplosiva fanciulla per farci raccontare un po’ della sua recente storia…
Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo a Nina Garco. Parlaci di questa tua prima esperienza in un ambiente diverso da quello a cui sei abituata…
Sono strafelice di averla fatta questa esperienza. Tra l’altro nel 2013 io avevo già scritto un post di cui si era parlato abbastanza in cui si diceva che avevo firmato un contratto per un film per adulti. Era un momento in cui lo aveva fatto Remo Nicolini, ex marito di Guendalina Tavassi e mio amico. Diciamo che mentalmente questo era sempre stato un mio sogno.
Come mai?
Quando ero piccola durante la notte in TV guardavo sempre Diva Futura con Lea Di Leo, Luana Borgia, Jessica Rizzo, è sempre stata la mia passione. Io osservavo quel tipo di donna ed ero affascinata da quel mondo. Purtroppo quando sono cresciuta ho sempre avuto il timore di essere giudicata, ho sempre avuto questi problemi di invidia, di competizione tra donne. Oggi ho superato tutto questo perché penso che se posso stare bene con me stessa posso stare bene con tutti. Mi dico che tanto come fai sbagli quindi l’importante è sentirsi bene con se stessi e realizzare i propri sogni.
Questo è il percorso che intendi seguire?
Si’ e ti spiego il motivo. Un giorno mi chiamò il manager Mimmo Pavese con il quale siano amici da tanti anni. Lui mi ha sempre dato dei suggerimenti però purtroppo, per la paura del giudizio degli altri, come vi dicevo prima, io non lo ascoltavo. Però di recente ho cominciato a sentire in me una sicurezza diversa. Quando chiacchieravamo si sentiva che avevo cambiato un po’ la mia personalità. Prima di farti fare delle cose comunque, lui è un manager che ti studia a pieno, non prenderebbe mai con se qualcuno che gli potesse far fare delle figuracce. Il mio obiettivo è che lui sia contento di alcune cose che io sto facendo e finora le ho fatte bene. Perché a me non piace essere derisa. Mi piace che la gente parli, magari mi giudichi, faccia quello che vuole però voglio che il prodotto sia soddisfacente.
Aspiri ad un ruolo di regina del genere, come icone del calibro di Ilona Staller insomma…
Esattamente. Io oggi come oggi punto a lavorare in questo ambiente e di far tornare il mondo dell’eros al livello degli anni ’70.
Hai detto che ultimamente alcuni film per adulti sono diventati un po’ scadenti…
Io dico che siamo tutte diverse e che ognuna di noi si distingue per delle caratteristiche, altrimenti non faremmo questo lavoro però penso all’eros degli anni ’70 e in quel periodo c’erano delle emozioni diverse, la donna era raffinata, elegante, chic.
Il tuo debutto è avvenuto con Max Felicitas, un personaggio già conosciuto…
In poche parole quando Mimmo mi ha chiamato mi ha detto che c’era questa possibilità di mettermi in gioco con Max. Io sono molto determinata, non dico mai ci penserò. Ho detto direttamente di sì e nel giro di pochi giorni sono partita senza avere timore di nulla.
Lui è un personaggio già conosciuto per la sua storia con Carmen Di Pietro raccontata da Barbara D’Urso…
Io sono una donna molto empatica che difficilmente non riesce ad inserirsi in un gruppo. Con lui ci siamo davvero presi, era come se ci conoscessimo da tanti anni. Calcola che ci siamo visti all’inizio e subito è nata un’intesa. Lui è stato bene con me anche fisicamente e la dimostrazione è stata proprio il modo in cui abbiamo girato la nostra scena.
Pensi che potrebbe succedere anche a te, come è capitato ad esempio a Rocco Siffredi, di legarti sentimentalmente ad un partner di un film?
Oggi ritengo che un mio futuro compagno per andare d’accordo con me debba essere innazitutto una persona che mi rispetti e poi uno che conosca certe tecniche di certi ambienti. Soltanto così riuscirebbe a stare bene con me. Altrimenti significherebbe che mi usa per un discorso di immagine oppure mi usa per altre situazioni. Quindi o fa parte di questo ambiente oppure… boh, poi la vita è imprevedibile, mai dire mai.
Con questo debutto puoi dire di aver provato quasi tutto nell’ambito dello showbiz… Per il futuro cosa ti piacerebbe fare?
Se devo dire la verità, sincera come sono, il mondo di cui sono innamorata è quello dell’eros e credo che l’abbiano capito pure i sassi. Tanti miei follwers che mi dicono: mi hai emozionato, mi hai regalato emozioni, sei stata vera, mi chiedono quando esce il prossimo frame. Spero di riuscire a far parte della Pinko Club che secondo me è la casa di produzione migliore d’Italia.
Il mio obiettivo è lavorare con questa produzione perché apprezzo molto il lavoro di Rudy Franca. Poi la mia ambizione è arrivare a Los Angeles perchè le agenzie migliori in assoluto sono quelle che si trovano a Los Angeles. Lo so che non è facile perché siamo in tante ma la vita è imprevedibile ed io faccio progetti, cerco di migliorarmi. Qui tutti si fanno la guerra uno con l’altro ma secondo me la sensibilità ripaga sempre.
Vuoi dare un suggerimento alle donne in crisi con la propria immagine e che magari non si sentono più sicure della loro sensualità?
La sensualità o ce l’hai o non ce l’hai. Io all’inizio non sapevo gestire la mia immagine, mettevo stivali fuscia e calze colorate. Adesso ho capito che conta l’eleganza dei modi, come ci si pone nei confronti del prossimo, come si esprime la propria sensualità. La classe non è acqua. C’è il portamento, lo sguardo e soprattutto le mani e i piedi perchè vedere una donna con le mani o con i piedi non curati è come vedere un piatto di pasta al forno senza il sugo. Quindi mani, piedi e capelli puliti, schiena dritta e attenzione al modo di camminare. Poi bisogna stare attenti all’alimentazione e sapere che la sicurezza nasce da se stesse. Quando un uomo inizia a dire alla sua donna: sei brutta, sei grassa, allora lì si creano i problemi. Molte donne sono diventate insicure per questo motivo. Anche io ho avuto in passato uomini che mi hanno distrutto mentalmente, vale anche per me che ho vissuto questa cosa. Siamo noi donne che davanti allo specchio dobbiamo dirci io sono bella, io valgo. Se ti senti bella anche gli altri ti vedranno bella. E’ una questione di autoaffermazione poi vabbè, se obiettivamente una è una cozza allora c’è poco da fare. Che poi ci sono delle donne che sono brutte ma che esprimono comunque tanta femminilità. Basta che portino un determinato profumo, che abbiamo un certo sguardo, che indossino un cappotto lungo, di quelli “da femmina”. Non servono i tacchi alti ma saper camminare perbene, il tacco alto aiuta ma la femminilità viene da dentro. Ad esempio il tantrismo, lo yoga, negli anni riescono a farti diventare più bello, si tratta di un miglioramento dovuto al rilassamento mentale, è un’educazione giornaliera.
Sappiamo che hai un altro impegno professionale…
Da mercoledì inizio a collaborare con il Diva Futura Channel, la trasmissione che anni fa vedevo durante la notte e di cui ti parlano prima. Adesso ricomincia, prima la gestiva Riccardo Schicchi, ora lo fa un’altra persona. Il programma va in onda su Sky. Per me è una bella soddisfazione perchè sto facendo una cosa che rappresentava il mio sogno.
C’è qualche altra cosa che vuoi dire ai lettori?
Si’. Questo frame l’ho dedicato a Silvio Berlusconi. Come sai sono un’appassionata di Berlusconi, è sempre stato un mio obiettivo cenare insieme a lui. Gli dedico questo frame perché l’ho girato proprio nel momento in cui Silvio Berlusconi usciva dall’ospedale e da questo trauma del Covid-19. Inoltre vorrei ringraziare Mimmo Pavese, il fotografo Rosario Talora e mandare un saluto a Mirko Scarcella che ammiro molto. Spero che mi chiami prestissimo.