Erotismo e film “di genere” per adulti sempre più gettonati sul web, soprattutto in tempi di forte crisi nelle relazioni sociali, interpersonali, umane.
Come appunto ai tempi dell’emergenza da CoronaVirus, con le sue tante psicosi, il suo “necessario” distanziamento sociale. E come sempre accade però, non è tutto “oro quello che luccica”. Anche le produzioni nel settore dell’intrattenimento per adulti, rischiano nel breve periodo, di andare incontro a seri problemi di produzione e quindi programmazione.
Il concetto di distanza, dicevamo, che di colpo è entrato a far parte del bagaglio psicologico di grandissima parte degli individui, segna il punto di svolta anche nel settore del mercato per adulti virtuale ed a mezzo web, nonostante la sua continua ascesa. Un primo boom di questa tipologia di video, c’era stato a seguito dell’irrompere sulla scena mondiale del virus dell’HIV. Ai tempi del Covid-19, il fenomeno ha ripreso energia e registra una fin troppo scontata impennata, nel volume degli affari di produttori e gestori dei siti a luci rosse. Ma accanto alle luci, si stagliano anche alcune ombre.
Le dichiarazioni
“I miei siti stanno andando a gonfie vele così come tutti quelli che trattano erotismo” ci dice Mario Salieri, forse il principale artefice del Made in Italy in questo campo e sicuro pioniere su scala internazionale del genere, di quello per intenderci, che si è sempre rivolto ad un pubblico dai gusti raffinati. Il regista e produttore napoletano, da tempo ha scelto l’Ungheria e Budapest in particolare, per gestire le sue società di produzione e commercializzazione del prodotto.
Son attivi due siti web assai frequentati dai compratori di emozioni virtuali, ma anche dagli amanti del più raffinato erotismo. Salieri, talent scout di tanti famosi a partire da Rocco Siffredi, non nega che il momento è propizio per ulteriori salti di qualità nell’offerta del prodotto e per un consistente ampliamento del mercato.
“In questi ultimi due mesi, ho visto crescere gli abbonamenti on demand sulle mie piattaforme e questo è uno stimolo a continuare ed a proporre sempre un prodotto di qualità. Ma – aggiunge – siccome noi proponiamo oltre a film dei quali acquistiamo i diritti anche da altre produzioni internazionali, essenzialmente le nostre produzioni, entro l’estate potremmo andare incontro ad un mancato rinnovamento del nostro prodotto“.
Il problema è quello che in questi giorni investe più in generale tutta l’industria del cinema e dell’audiovisivo su scala mondiale, e cioè quello delle regole di sicurezza che si dovranno necessariamente attuare sui set di produzione. Regole che saranno talmente stringenti, da non rendere il lavoro così agevole come era stato fino ad un paio di mesi fa. “Entro luglio spero di poter effettuare la prima produzione del 2020. Lo spero, perché – continua Salieri – altrimenti non avremo più niente di originalmente nuovo da proporre ai nostri clienti“.
In questi giorni infatti dalle sue piattaforme web Salieri lancia la trilogia della sua ultima opera: “Burlesque – La Commedia della Vita”. Un lungometraggio in tre episodi che Salieri ha realizzato nell’autunno scorso e che adesso viene proposto al pubblico. Come sempre nel suo stile raffinato e quasi maniacale nella proposizione di determinati temi (quasi alla maniera di Tinto Brass) e nella ricercatezza di costumi, scenografie ed ambientazioni che fanno la differenza con i prodotti americani ed esteri in genere, il film narra le vicende di personaggi legati al mondo del burlesque e dell’avanspettacolo in chiave “Salieriana”.
E dal cilindro di autore, sceneggiatore, regista e produttore, Salieri tira fuori la sua ultima scoperta artistica. Si tratta di Josephine Jackson, che a dispetto del suo nome d’arte, in realtà è di nazionalità russa e non americana. Oltre alla Jackson, in “Burlesque – La commedia della Vita”, scritto e diretto dallo stesso regista, compaiono anche attori che non interpretano ruoli come la napoletana Bianca Mariastella oppure il noto musicista vesuviano Antonello Cascone (compositore anche di Andrea Bocelli). A completare il cast troviamo poi Alberto Pagliaruolo, Carlo Maratea, Domenico Bottone, Matteo Linux, Anika Russo e Cristina Miller.