Perle di Luce è il titolo di quest’anno del festival della cultura artistica Smart-IN, che vede come evento di chiusura la Zerorchestra, affiancata dai numerosi musicisti della Filarmonica Città di Pordenone, musicare live la chiusura.
L’evento Perle di Luce si terrà domenica 26 agosto alle 20.45 in Piazza Umberto I a San Martino al Tagliamento (PN), per sentire le musiche originali di Bruno Cesselli e immergersi nella frenesia di Berlino – Sinfonia di una grande città (Walter Ruttman, 1927), capitale europea vista con lo sguardo del cinema tedesco di quegli anni.
La formazione della Zerorchestra, arricchita dai numerosi musicisti della Filarmonica Città di Pordenone valorizzeranno domenica sera un caposaldo del cinema d’avanguardia in una rilettura sperimentale e assolutamente originale, grazie alle musiche composte da Bruno Cesselli, che lo vedranno al pianoforte insieme a Francesco Bearzatti al sax e clarinetto, Romano Todesco al contrabbasso, Luca Grizzo per le percussioni e gli effetti sonori , Luca Colussi alla batteria, Luigi Vitale al vibrafono e Gaspare Pasini al sax, mentre la Filarmonica Città di Pordenone sarà diretta da Didier Ortolan.
Suddivisa in cinque atti, questa sinfonia visiva descrive la vita nella città di Berlino nell’arco di una giornata, con il montaggio teorizzato da Dziga Vertov. Non ci sono né didascalie né trama, ma il ritmo avvincente delle immagini trascina con sé lo spettatore nella vita della metropoli, facendo di questo film uno dei classici dell’avanguardia del cinema astratto. È il 1927 quando, per la prima volta in un film, si affida la parte di protagonista a una città. Nessun attore, nessuna teatralità, nessuna star per quest’opera prodotta dalla Fox Europa: Berlino, la città dalle mille aspirazioni, è insieme centro, argomento e splendida attrice di quest’opera sinfonica.
Questa giovane Berlino, carica di infinite possibilità rappresentative, risulta di indubbio fascino anche per lo spettatore di oggi. Senza studi, senza scenografie, nelle situazioni più disparate, il regista-operatore è sempre in agguato, con la sua piccola cinepresa da detective. Si addentra nella vita della metropoli, registra senza essere visto, perché nessuno dei soggetti deve sapere e quindi apprestarsi consapevolmente a recitare. Dal caos di queste tessere, dalla continua guerra tra artista e creatura da dominare, Ruttmann ha saputo far nascere un mosaico basato su migliaia di energie in pieno movimento, effettivamente presenti nell’organismo di questa città-madre. È con questa materia che si confrontano i musicisti sul palco, con l’obiettivo di creare una perfetta sinergia con questo classico del cinema tedesco che, come ci ha abituato la Zerorchestra, trova nuova linfa grazie all’accompagnamento di stampo jazzistico dell’ensemble.
Il film sarà preceduto dal raro cortometraggio – sempre musicato dal vivo – Opus, dello stesso Ruttmann, che la Zerorchestra sonorizzerà appositamente per l’occasione. La serata è introdotta dalla Lectio di Piero Colussi – coordinatore della Zerorchestra – dedicata al “Suono del cinema”.