Evento sulle scale del Chiatamone. Foto da Facebook.
Evento sulle scale del Chiatamone. Foto da Facebook.

Scale del Chiatamone, palcoscenico vista mare

E’ stato un vero lavoro di squadra l’evento ” iVesuvio#DEDICATOachiAma” sulle scale del Chiatamone proposto da Silvana Guida nell’ambito del progetto “Prima” in Gioco e in Musica ideato e realizzato da  Iris Savastano, Presidente della Commissione Cultura, Turismo ed Eventi della I Municipalità.

Evento sulle scale del Chiatamone. Foto da Facebook.
Evento sulle scale del Chiatamone. Foto da Facebook.

Una sinergia, dicevo, che ha prodotto: Moda, Balli, Suoni, Parole e Sensazioni, su quelle scale che guardano il mare. La nostra è davvero una città verticale che partendo dal mare si è sviluppata in alto, verso le colline. Sicché Napoli conta 135 scalinate e 69 gradinate, percorsi che in questi ultimi anni vengono riscoperti in primis dai napoletani e poi dai turisti. Percorsi naturali, insoliti, che regalano un altro aspetto della nostra città.

Salendo o scendendo le scale possiamo scorgere delle vedute inaspettate e così continuiamo a meravigliarci della bellezza di cui noi tutti possiamo godere. Sarà anche il territorio, mai scontato, sempre sorprendente, a volte mozzafiato ad incidere sul nostro carattere generoso e sempre incline alla creatività che genera emozioni. Le scale cittadine, spazi comuni, stanno diventando luoghi d’ incontro e sono pronte ad una nuova vita. Quelle del Chiatamone hanno davanti a se’ il mare, così, a portata di tutti, una convivenza alla quale non possiamo rinunciare. Una musica importante apre l’evento, si tratta del Finale di Carmina Burana, e su queste note possenti parte la presentazione di alcuni abiti storici prodotti dall’Istituto Isabella d’Este Caracciolo.

L’Istituto ha messo in atto il metodo “Made in Naples”, un metodo che porta gli studenti a prendere ispirazione dalla ricca architettura della nostra città. Gli spunti vengono destrutturati e portati sugli abiti da realizzare. Cinque anni, di insediamento della dirigente Giovanna Scala, cinque anni di sfilate con un diverso tema.

Luoghi diversi della città per la presentazione del lavoro svolto dall’Istituto quelli visti al Chiatamone. Ed ecco sfilare: un abito storico in stile Liberty realizzato per l’evento di quest’anno “Art Noveau-Liberty Made in Naples Made in Paris” che si è tenuto presso piazzetta Fuga; è poi il momento di “Profondità di corallo” un abito che ha sfilato nel 2017 nell’ambito di “Maggio napoletano-in Naples” presso piazza Municipio; il terzo abito è stato realizzato nel 2017 per la Rassegna “Stati Generali del mare” sfilata evento “Mare Dentro” presso le Rampe Brancaccio; infine un ultimo abito che ha sfilato anch’esso per l’evento di piazzetta Fuga. Il portamento e lo charme delle allieve producono immediatamente un effetto magico che ha accolto i balli della tradizione contadina di Enzo Tammuriello e Vittoria Di Bella. Fantastici i costumi rurali indossati dai ballerini risalenti al periodo borbonico e post borbonico, realizzati in seguito ad una ricerca del Tammuriello. Interprete della tammurriata: ‘O ball’ ngopp ‘o tamburo, il Maestro Romeo Barbaro, noto musicista che sa interpretare e far conoscere il linguaggio della terra.

Infine la canzone classica napoletana rivisitata in chiave jazz dalla studentessa dell’Università L’Orientale, Mara Tortora. Sono arrivati i complimenti di Iris Savastano rappresentante della Municipalità I, Chiaia-Posillipo-SanFerdinando, e non solo, il pubblico si è sentito coinvolto, qualcuno ha ballato a tempo di tammurriata e tutti hanno ringraziato con calorosi applausi. Continua il cambiamento per la nostra città e questa volta non si torna indietro perché ormai tutti noi sappiamo quanto si può ancora fare per portare Napoli  ad essere capitale europea improntata alla sostenibilità e alla partecipazione.

Su Redazione

Redazione Giornalistica

Lascia un commento