Nelle scorse ore ha preso il via il noto Festival cinematografico di Castiglioncello, nota località a sud di Livorno, ricordata da tutti come ex perla del Tirreno dei famosi anni ruggenti italiani. La prima serata, dunque, è stata introdotta dal Sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi, che ha ringraziato l’organizzazione che da anni si occupa della rassegna, sottolineando l’importanza degli ospiti che in queste edizioni hanno valorizzato la manifestazione ed il territorio.
Ha preso poi la parola il critico cinematografico e direttore artistico del festival castiglioncellese, Paolo Mereghetti, che ha ricordato il percorso artistico della bella e brava attrice toscana di nascita ma romana di adozione, Elena Sofia Ricci. Il ricordo di Merghetti è iniziato col cinema, per poi passare al Teatro fino ad arrivare all’impegno televisivo dell’attrice, intervallando la sua introduzione ponendo alcune domande alla protagonista della serata, momento che ha visto un pubblico vasto e piacevolmente interessato. Elena Sofia Ricci, disponibilissima come sempre, ha ricordato l’importanza delle sue esperienze nei vari settori, dapprima nel cinema con registi come Pupi Avati ed Ozpetek, per continuare con il suo amore per i grandi classici del Teatro e della Letteratura. La sua passione principale, ha spiegato, è sempre stata la psicologia e per questo motivo, nell’ambito della sua carriera, ha cercato di impegnarsi nello studio dell’animo umano. Effettivamente, analizzando il suo percorso questa caratteristica la si può percepire. Tra le varie domande che hanno rivolto all’attrice molte hanno interessato il suo percorso televisivo, ripercorrendo le tappe delle fiction che le hanno dato ancora di più la popolarità, come Orgoglio, i Cesaroni e Che Dio ci aiuti. Su questo argomento lei si è espressa positivamente sulla Tv parlando soprattutto degli ascolti e della visibilità che ti da questo mezzo di diffusione a differenza del cinema e del teatro. In questa occasione, ha preannunciato che per quanto riguarda la tanto amata Suor Angela, la quarta serie riprenderà non prima del 2016 inoltrato. Infine, per il suo futuro, ricordando insieme a Mereghetti che è impegnata soprattutto attualmente col cinema, ha in mente la realizzazione di un suo sogno, ovvero quello di scrivere un testo di genere (thriller?) per poi poterlo proporre per una stesura televisiva o cinematografica. A tale proposito, ha sottolineato la complessità del suo progetto visto la tematica che vorrebbe trattare, la sindrome di Mulhausen per procura, un disturbo mentale che affligge per lo più donne madri spingendole ad arrecare un danno fisico al figlio/ per farlo credere malato e attirare l’attenzione su di sé. Non ci resta che aspettare. La serata si è conclusa con Paolo Mereghetti che ha ricordato ai tanti presenti, il programma del festival che continuerà fino al prossimo sabato 20 giugno, tra proiezioni e incontri con artisti ed autori.