Come più volte sottolineato in questo periodo di emergenza CoronaVirus, abbiamo cercato di estendere la nostra attenzione anche oltre le tematiche dello Spettacolo, in attesa della tanto sospirata ripresa che dovrebbe avviarsi verso la fase 2.
A tal proposito volevamo cercare di sottolineare la riorganizzazione degli Studi Legali che fin’ora hanno fatto uso del “lavoro agile”, meglio noto come smart working che pare abbia fatto evitare circa 100 mila ore di mezzi pubblici e traffico.
Nulla ancora è definitivo o sicuro se non le regole igieniche da seguire prima della definitiva riapertura:
- In caso di febbre che superi i 37,5 bisogna restare a casa.
- Usare mascherine e guanti.
- Frequente lavaggio delle mani, per cui è indispensabile avere igienizzanti e detergenti.
- Cercare di evitare incontri con i clienti ma se non fosse possibile, entrambe le parti (avvocato e cliente) dovranno essere muniti di mascherine e guanti.
- Cercare di usare, quanto più è possibile, il lavoro con modalità smart working, ovviamente per restringere i contatti sociali.
- Sono sempre da evitare i contatti a meno di un metro, se non fosse possibile per un qualsiasi motivo bisognerà far uso di schermi protettivi in plexiglass da installare sia sulle scrivanie che sui tavoli per riunioni, oltre ovviamente alle mascherine e guanti
- Anche per le riunioni vanno evitati gli assembramenti, per tanto è sempre da preferire la modalità telematica.
- Igienizzare e far passare di sovente l’aria comprese le superfici rigide quali scrivanie e tastiere di pc.
- Bisogna avere affissa, in maniera ben visibile, una guida per le regole igienico-sanitarie per permettere sia ai clienti che a colleghi ed assistenti di esserne sempre a conoscenza.
Il nostro quotidiano resta aperto al confronto, ai suggerimenti e per la condivisione di ogni tipo di iniziativa di diverse categorie professionali per la rinascita del Paese.