Altro colpo a segno per la Feltrinelli di Via Santa Caterina a Chiaia (NA) che registra il pienone il 14 ottobre per la presentazione del progetto di Gianni Lamagna “Neapolitan Shakespeare“, un cd in cui 17 dei 154 sonetti del Bardo vengono tradotti in napoletano e musicati.
Carmine Aymone presenta all’attenzione dei presenti un progetto ambizioso che ha avuto, come antesignano
Eduardo quando si approcciò a “La Tempesta”
e traccia, con frasi brevi ed incisive, i quaranta anni di storia di Lamagna partendo dal 1972 (i Masaniello) proseguendo poi per l’esperienza con la NCCP, con l’incontro con il maestro De Simone e con le collaborazioni più svariate che lo hanno portato anche in Germania a interagire con Yvonne Pouget (“La cattedrale nel vento”). Pone, giustamente, l’accento sulla ricchezza musicale che c’è in questo lavoro, dal Settecento napoletano alla musica country, dai Sud del mondo all’ Europa e introduce il prof. Nicola De Blasi (ordinario di Linguistica italiana alla Federico II) il quale rende giustizia al lungo lavoro di Lamagna affermando che
La forza di un’opera ben tradotta è quella di diventare autonoma, libera dalla necessità di tornare al testo originale, che pure qui è presente. Questo è avvenuto nel caso dei sonetti tradotti da Lamagna, che ce li ha restituiti con la loro integra attualità e universalità.
Ha fatto seguito l’intervento del prof. Stefano Manferlotti (uno dei più noti anglisti italiani) che ha sottolineato come
il sonetto, per sua stessa definizione, nasca per essere messo in musica, come ha fatto Lamagna partendo dall’inglese per arrivare alla lingua napoletana, due idiomi che possono parlarsi avendo, per esempio, in comune la schwa. I 17 sonetti sono stati scelti per tematica (arte, amore, amicizia) e, come fece Ungaretti con la traduzione del sonetto 66, senza voler riproporre a tutti i costi la rimatura originale.
La parola passa, infine, a Gianni Lamagna che non nasconde la precisa volontà di citare apertamente i grandi compositori del passato, come Pergolesi e il suo Stabat Mater, e annuncia, con profonda soddisfazione sua e dei fans, che la prima mondiale del cd avverrà il 14 novembre alla Basilica di San Paolo Maggiore (NA), mentre il 17 ottobre “Neapolitan Shakespeare” riceverà una menzione speciale per il Premio Elsa Morante a Procida.
L’ascolto dei sonetti, eseguiti live grazie all’apporto di buona parte dei musicisti che hanno collaborato al progetto, ha soddisfatto il pubblico. Esecuzioni ai limiti dell’impeccabile, Lamagna fa la sua parte tenendo a bada l’emozione di poter finalmente regalare al pubblico alcuni brani di una delle creature a lui più care: questo Will che, attraverso i secoli, ha imparato a parlare napoletano grazie alla sua caparbietà e al talento indiscusso di Paolo Raffone.