Maya Talem
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Maya Talem: mai farsi cogliere impreparati

Maya Talem è tra le protagoniste de “Il gatto e la luna”, attualmente su Amazon Prime. In questa intervista ci parla dello straordinario rapporto avuto sul set con Maria Grazia Cucinotta e del suo percorso artistico.

La voglia di poter raggiungere traguardi sempre più importanti è tanta ed è ciò che auguriamo a Maya che, ben presto, potremo vedere in un film internazionale insieme a Mira Sorvino.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Maya Talem. Come stai?

Sto davvero bene, grazie!

Protagonista de “Il gatto e la luna”, attualmente su Amazon Prime, insieme a Maria Grazia Cucinotta. Che esperienza è stata per te?

Un’esperienza bellissima anche perché, dopo tanto tempo, ho avuto modo di impersonare un personaggio italiano. Sono cresciuta in Italia, mio papà era italiano, mia figlia ed il mio compagno lo sono, dunque sono felice di questo.

Che collega è stata, in questa esperienza, Maria Grazia Cucinotta?

Devo molto a Maria Grazia. Mi ha permesso di apprendere il tutto in maniera molto semplice, senza legare il tutto al copione, permettendomi di affidarmi a lei in maniera spontanea, dimenticando persino la presenza delle telecamere.

Come ha avuto vita il tuo amore per la recitazione?

Nutro questa passione da quando ero piccola. Vestivo i panni di mia madre, mettevo i suoi tacchi e mi truccavo allo specchio. Una volta finita la scuola ho deciso di intraprendere seriamente questa strada, senza fermarmi mai. Sin dal primo provino sono diventata protagonista di puntata in “Non uccidere”, con Miriam Leone. Ne conservo un bel ricordo.

Con quale regista ti piacerebbe poter lavorare in futuro?

Ho avuto un’esperienza di lavoro molto piacevole con il regista de “L’alligatore”, Daniele Vicari. In futuro mi piacerebbe poter collaborare con Paolo Genovese e molti altri. Non ho reali preferenze, in verità. Conta poter fare bene il mio lavoro, con la giusta attenzione e passione.

Quanto pensi sia importante la bellezza nel tuo settore?

Di certo conta molto. Cinquanta e cinquanta tra bellezza e bravura, a pari merito.

Abbiamo attraversato un periodo particolare, legato ad una inaspettata pandemia. Cosa puoi dirci a riguardo?

Purtroppo il Covid19 ha portato via il mio papà. Un’esperienza bruttissima, dolorosa. Dal punto di vista lavorativo, ho lavorato molto all’estero, realizzando film per Netflix ed uno con Mira Sorvino.

Chi è Maya nella vita di tutti i giorni?

Sono una cittadina del mondo. Vivo un po’ ovunque, dividendomi tra l’Italia e il mondo arabo e parlo cinque lingue, per cui devo sempre essere aggiornata su tutto. Non vorrei mai essere impreparata dinanzi ad una qualsiasi occasione.

Puoi anticiparci qualcosa sul tuo futuro artistico?

Ho appena finito di girare un film internazionale nel deserto, con Mira Sorvino. Un progetto davvero importante, scelto per essere finanziato dal ministero della cultura. Mi auguro di poter arrivare a dei festival importanti, con questo lavoro, incentrato sulla violenza contro le donne.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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