Edoardo Siravo
Edoardo Siravo

Edoardo Siravo: vorrei una vita tranquilla

Tra i protagonisti de “Le fate ignoranti”, ad opera di Ferzan Ozpetek, ritroviamo Edoardo Siravo, attore di teatro, televisione e doppiatore. Potremo vederlo anche a teatro ne, “Fasltaff”, di Shakespeare, e in tanti altri lavori di cui vi parleremo in questa intervista. Ringraziamo Edoardo per la disponibilità che ci ha concesso.

Ben ritrovato su La Gazzetta dello Spettacolo, Edoardo Siravo. Come stai?

Vivo un periodo complicato, legato a tante cose da fare, tanti impegni importanti. Ad ogni modo va tutto bene, sono felice di questo momento, di questi tanti lavori da affrontare.

Tanto teatro in questo periodo. Cosa puoi anticiparci?

Sono in teatro con “Falstaff”, di Shakespeare, un testo meraviglioso che parla di un uomo che vive la sua vita facendo bagordi e la gente che gli vive intorno si ribella a lui mettendolo in difficoltà. Un uomo anziano che, a fine spettacolo, tende a chiarire come ci si debba comportare nella vita perché i conti, prima o poi, arrivano. Come in tutti i testi di Shakespeare c’è sempre una bellissima morale a rendere chiaro il tutto.

Sei nel cast de “Le fate ignoranti”, ad opera di Ferzan Ozpetek. Cosa puoi dirci a riguardo?

Confido molto nei lavori di Ferzan. Parliamo di una persona preparata, abile nel suo mestiere. Si tratta di un bellissimo ritratto dell’amore, di qualcosa di bello e prezioso di cui doversi occupare, insieme alla cultura, alla bellezza. Credo sia questo il messaggio fondamentale della serie. Sarò nelle vesti di un vecchio saggio, su di una terrazza in cui si riuniscono un gruppo di amici. Attraverso l’ironia e il gioco, mi divertirò insieme a tutti loro, vivendo in piena regola tutte le loro emozioni.

Chi è Edoardo Siravo nella vita di tutti i giorni?

Vorrei vivere una vita un po’ più tranquilla, con meno preoccupazioni. Vorrei poter vivere in maniera riposata, affrontando sempre nuovi viaggi, nuove avventure. Mi auguro di poter recuperare presto una discreta tranquillità. Tocca cominciare a riprendersela, la vita.

Progetti futuri all’orizzonte per Edoardo Siravo?

Sarò direttore al Festival di Sarsina, questa estate. Ospita spettacoli classici, divertenti. Mi auguro che possa riscuotere lo stesso successo degli anni precedenti, mai come quest’anno che sono alla prima direzione artistica. Inoltre, sono impegnato nel doppiaggio, negli audiolibri di Terzani di cui, da sempre, ne sono la voce. Tra uno spettacolo teatrale e un altro, dunque, terminerò i cinque audiolibri. Vi è inoltre anche l’impegno con la fondazione Nicolò Piccolomini di cui sono presidente.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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