Mariasole Di Maio

Mariasole Di Maio: Adoro follemente Speranza!

Mariasole Di Maio è giovanissima, simpaticissima e affronta questo mestiere a testa alta, con tutto l’impegno possibile. La incontriamo, questo maggio, per parlare del suo ruolo all’interno della Soap Opera di Rai3, “Un Posto al Sole”. La sua Speranza, è questo il nome legato al suo personaggio, ha saputo portare nuova linfa alle vicende della Soap, regalandoci momenti di allegria e spensieratezza che, inevitabilmente, coinvolgeranno altri componenti del cast.

Mariasole Di Maio

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo a Mariasole Di Maio. Come stai?

Non saprei risponderti. Posso dirti che altaleniamo alti e bassi, come chiunque, in questo periodo.

Cosa ti ha spinto ad avvicinarti al mondo dello spettacolo?

Ho cominciato per puro caso, all’età di sei anni. All’epoca per me era soltanto un gioco ma, giocando, mi sono resa conto che avrei voluto occuparmene per tutta la vita. Da bambina ho frequentato la scuola di Marianna De Martino, basata sulla danza, sul teatro e sul cinema e, al contempo, fungeva anche da agenzia. Avevo un estro abbastanza chiaro e, dopo quattro lezioni, mi è stato consigliato di seguire un corso di teatro che sarebbe stato di certo più affine alla mia persona. Ho successivamente preso parte a dei provini, realizzando piccole pubblicità e avendo l’occasione di partecipare a serie come “La Nuova Squadra Spaccanapoli”.

Nel 2017 sei stata protagonista de “Il Diario di Carmela”. Che ricordi hai di quella esperienza?

Ricordo tutto di quel periodo, di quel set. Ha rappresentato una bellissima esperienza, che mi ha poi portata a creare dei bei legami con Mariacarla Casillo, ad oggi quasi una sorella per me, e con lo stesso regista, Enzo Caiazzo. Ero al quarto anno di liceo, pensavo che mi sarei iscritta ad ingegneria oppure ad architettura, quando è arrivata quell’occasione. Il regista, è riuscito a coinvolgere tutti noi, a farci entrare nel suo mondo, visualizzando il suo punto di vista sulla storia, su ciò che voleva realizzare.

Ne è conseguito un premio, alcuni anni dopo..

Mai mi sarei aspettata di poter ricevere questo premio! Ero candidata come miglior attrice protagonista e, al contempo, anche Anna Foglietta lo era, per un altro film. Questo per farvi capire quanto fosse inaspettato e bello tutto ciò, in quel preciso istante. In quegli attimi, ho davvero realizzato di voler perseguire questa strada, con tutta la determinazione possibile.

Mariasole Di Maio

Sei da poco nel cast della Soap Opera di Rai3, Un Posto al Sole. Parlaci della tua Speranza.

Adoro follemente Speranza! È spontanea, energica, ingenua. È tutto ciò che vorrei essere nella vita reale e che non sono. Quelle ore sul set, credetemi, rappresentano un momento di liberazione, di grande carica. Abbiamo anche dei punti in comune. Momenti in cui sono leggera come lei ed altri non lo sono per niente. È una persona molto autentica, che ha vissuto una piccola realtà legata a confini piccoli. Un Posto al Sole ha anche questo di bello. Porta in televisione realtà diverse tra loro, riconoscibilissime nei tanti personaggi che caratterizzano le sue storie. Da sempre la ammiro per questo!

Cosa puoi dirci a proposito del triangolo amoroso che la vede contesa tra Vittorio e Samuel?

Non so dirvi cosa accadrà ma, so che ne vedrete delle belle! Speranza, in preda alla sua ingenuità, probabilmente nemmeno è consapevole di ciò che le accade intorno.

Da napoletana, quali sono le sensazioni legate alla possibilità di poter lavorare nella tua città?

Sono stata felicissima di sapere di dover prendere parte ad Un Posto al Sole. Mi sono trasferita a settembre a Roma, dove a causa del lockdown sono rimasta bloccata per alcuni mesi. Ho sentito la mancanza di potermi svegliare all’ombra del Vesuvio, con le voci di chi vive quella bellissima realtà a farle da sfondo. Quando sono rientrata, per prendere parte alle riprese di Un Posto al Sole, ne sono stata davvero entusiasta. Ho potuto incontrare un nuovo personaggio, Speranza, e posso viverla nella sua integrità, così come ho modo di vivere sia Napoli che Roma. Con Napoli, da sempre, vivo un rapporto complicato ma bellissimo. La sceglierei sempre, ogni giorno!

Dal tuo curriculum figurano molte esperienze come fotomodella. Intendi perseguire anche questa strada?

Le mie esperienze da modella risalgono a quando ero piccola. Da qualche tempo collaboro con Cotril, un’azienda di prodotti per capelli. Presto loro il mio volto, come fotomodella. Mi auguro di avere modo di continuare questa esperienza, negli anni.

Mariasole Di Maio

Quale ruolo avresti piacere di poter interpretare in futuro?

Sono una persona estremamente curiosa nei riguardi del mondo. Non credo esista qualcosa che non possa piacermi. È difficile quindi poter dare una definizione precisa del tipo di personaggio che avrei piacere di poter interpretare. Mi divertirei forse tantissimo ad impersonare una campionessa di equitazione, avendo praticato questo sport per alcuni anni. Non disdegnerei un action movies. Penso che qualsiasi personaggio diventi poi il tuo personaggio preferito. Capita di uscire a fare shopping e di soffermarmi a scegliere qualche bel vestito da far indossare a Speranza. Le ho persino comprato un profumo, da utilizzare quando sono sul set, a Napoli. I profumi suscitano in me ricordi, sprazzi di vita. Ormai Speranza è come un’amica, qualcuno di caro. Potrò sembrarvi matta ma, lo giuro, non lo sono affatto (ride).

Di cosa ti piace occuparti nel tempo libero?

È difficile parlare di tempo libero (ride). Amo il cinema, le serie televisive e leggo molto. Mi piace fare delle lunghe passeggiate e fotografare la città di Roma. Ho frequentato architettura per un anno, ho quindi una sensibilità particolare. Mi piace rivedere le foto, giocare con la luce. I miei hobby sono davvero molto comuni.

Teatro e televisione…

La televisione porta soldi, il teatro molto pochi (ride). Il teatro ti regala l’energia del pubblico, qualcosa di impagabile. Quando sei sul palcoscenico, sai di creare suspense nello spettatore e questo, in televisione, non accade. Sono due mondi completamente diversi, seppure simili e li adoro, allo stesso modo. Di certo, a teatro non puoi improvvisarti attore, cosa che puoi invece fare al cinema o in televisione. Ci sono cose da cui non si prescinde, come l’impostazione della voce, il saper utilizzare bene il proprio corpo. Sul palco hai un potere scenico, potere legato all’attore, da cui tutto inizia e tutto finisce.

Viviamo un periodo difficile, legato ad una pandemia del tutto inaspettata. Come affronti tutto ciò?

Mi ero da poco iscritta all’università di architettura e, la prima cosa che mi ha portato la pandemia, è stata una bella rinuncia agli studi. Inoltre, ho messo su dieci chili. Una volta saputo del lockdown ho cominciato a prenotare viaggi, che puntualmente saltavano. Così ho creato un nuovo format, “Casa mia”. Ogni settimana, a rotazione, si mangiava qualcosa di tipico di una determinata cultura. Ho scoperto un mondo! Ora vivo a Roma, da sola, ed ho ripreso ad allenarmi, a mangiare sano.

Progetti futuri?

Ho vinto una borsa di studio, che mi ha portata a trasferirmi nella Capitale, quindi conto di proseguire gli studi e di non andare incontro ad una nuova rinuncia (ride). Studio cinema, sceneggiatura, drammaturgia, cose attinenti alla mia passione per questo mestiere. Inoltre, come dicevo, è in piedi questa bellissima collaborazione con Cotril. Continuerò a prendere parte a dei provini, nella speranza di poter continuare a vivere la mia bella Napoli ed anche Roma, senza dover rinunciare a nessuna delle due.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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