Claudia Ruffo
Claudia Ruffo

Claudia Ruffo: abbraccio l’arte in ogni sua forma

Incontriamo Claudia Ruffo, la dolce e combattiva Angela Poggi che abbiamo sempre apprezzato nella soap opera di Rai 3, “Un Posto al Sole.

Una donna che abbraccia l’arte in ogni sua forma, attrice ed oggi anche imprenditrice, pronta a seguire sempre le sue sensazioni, passioni, senza mai accantonare l’importanza che ha per lei il privato, la sua famiglia.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo, Claudia Ruffo. Sei da anni un volto amato dal pubblico televisivo per il ruolo di Angela Poggi in “Un Posto al Sole”, nota soap opera di Rai3. A tal proposito, che ricordo hai legato ai tuoi inizi, a quelli che furono i primi giorni di set? Quale scena ti è rimasta maggiormente nel cuore tra le tante realizzate?

Ricordo l’estate del 1996 come se fosse ieri. Un’esperienza unica, la prima, la più importante, inconsapevoli di come sarebbe andata, dal momento in cui si parlava di un primo format del genere, tutto italiano. La scommessa consisteva nel superare i primi sei mesi e direi che è andata benissimo, sopra ogni aspettativa! Si stava spesso insieme, da quell’agosto in poi, sia a cena che nel quotidiano, nel lavoro. Emozioni che vivono ancora dentro di me. Una scena che mi è rimasta nel cuore è stata girata proprio nel ’96, a casa Giordano, senza alcun utilizzo del mentolo. Dovevo piangere ma qualcosa dentro di me si sbloccò e quel pianto avvenne in maniera del tutto naturale. I colleghi, ancora oggi, mi prendono in giro per via del fatto che mi viene, ormai, spontaneo piangere..

Quanto hai amato Angela e quali similitudini vi hanno accomunate?

I valori su tutto! Tengo molto all’amicizia, ai sentimenti legati al proprio uomo, all’essere madre, soprattutto. Ad accomunarmi ad Angela anche la lealtà, il prendersi cura di tutto ciò che amo, impegnandomi nelle situazioni in cui credo, provando a trasmettere tali principi a mia figlia, così come il rispetto, prima di tutto.

Nessuno ha mai dimenticato il tuo personaggio, il grande amore che l’ha legata a Franco, la vostra improvvisa uscita di scena. Possiamo aspettarci un rientro, prossimamente?

Un po’ per esigenze di scrittura, un po’ per esigenze legate a noi attori, questa uscita è stata più lunga, forse poco prevista. Finché avrà vita Un Posto al Sole ci potrà sempre essere possibilità di un ritorno..

Da Napoli non sei ‘quasi’ mai andata via, se non per dedicarti alla fiction “Orgoglio”, di cui sei diventata protagonista dopo alcune stagioni, per poi approdare anche a “Gente di mare”. Cosa ti hanno regalato tali esperienze?

Ho vissuto un anno in America, tempo fa, per poi vivere anche il periodo di “Orgoglio”, nel 2005, tornando poi ad “Un Posto al Sole” nel 2010, dopo ben cinque anni. Rientrai anche nel 2007, nella soap, ma solo per pochissimo tempo, un mese circa. Vivere un set come quello di “Orgoglio” mi ha regalato una nuova esperienza, nuova linfa, e mi ha permesso di scoprire le usanze e la cultura di quegli anni. La similitudine con la soap era legata alla passione per i cavalli, che Angela tanto amava, specie nel periodo iniziale, motivo per cui ho preso lezioni di equitazione. Un’altra grande esperienza è stata quella vissuta con “Gente di Mare”, le cui riprese si sono svolte tra Terni e Tropea. Esperienze bellissime che porterò sempre dentro di me.

E se di Napoli si parla, da anni Claudia Ruffo è diventata anche imprenditrice del “Bruttini” e di un nuovo locale di sushi, “Jap-One”. Come ha preso forma tutto ciò?

Ho tanti amici, qui a Napoli, nel mondo dell’imprenditoria e, tempo fa, sono stata coinvolta nell’avventura del “Bruttini”. Da cosa nasce cosa, è nato anche il ristorante di sushi “Jap-One” e, contemporaneamente, un altro bar, stile anni ’90, “Stereo Mike”. Tutti, bene o male, nella zona Riviera di Chiaia. Attività che mi piace intraprendere anche per creare realtà, qui a Napoli, che ho piacere di vivere in prima persona, seppure diverse tra loro. In “Jap-One”, al piano di sotto, vi è anche della musica a fare da intrattenimento, una specie di club, così come l’ultimo locale, “Stereo Mike”, in cui si ha la possibilità di bere cocktail di alto livello facendo quattro chiacchiere in allegria con gli amici.

Quali consapevolezze hai concretizzato nel corso degli anni e cosa pensi manchi ancora a questo tuo percorso artistico e, se vogliamo, di vita?

La consapevolezza credo consista nel capire dove siano le proprie priorità. Nel mio caso la famiglia e il mio privato sono tutto e, se quel tutto va bene, sento di essere felice, appagata. Ritengo, inoltre, di essere un’attrice fortunata perché da quando ho dato il via alla mia carriera ho sempre lavorato. Tanto devo anche alla longevità di Un Posto al Sole che mi ha permesso di trasmettere più ore sul set che nel mio reale, senza mai tralasciare i miei affetti. Ho tenuto fede a ciò che sono, a ciò che voglio, ne sono certa. A livello artistico c’è ancora tanto da fare ma sono anche abbastanza soddisfatta, così come dal punto di vista produttivo. Ho vissuto, insieme ai colleghi Patrizio Rispo e a Francesco Vitiello, un’esperienza di produzione, conclusasi per vari motivi, ma molto bella. Ho anche scritto un libro, “Il tempo perduto”, e amo cantare, dipingere.. non mi sono fatta mancare nulla, da brava gemelli ascendente gemelli. Abbraccio l’arte in ogni sua forma, senza accantonare alcuna cosa.

Da qualche anno sei mamma di una splendida bambina, Ginevra. Quali valori cerchi di trasmetterle e quali nuove sensazioni ha regalato alla tua vita, al quotidiano di Claudia Ruffo?

Sono mamma, si, di Ginevra, che avrà dieci anni a breve. Cerco di trasmetterle la libertà, l’essere se stessa sempre, senza influenza altrui, mantenendo fede alla propria persona, senza dare importanza a ciò che di negativo, esternamente, potrebbe arrivarle. Che si abbia torto o ragione è fondamentale mantenere una propria libertà mentale, cosa che mi ha sempre aiutata, in prima persona, nella vita. Le cose fatte con amore, al novantanove per cento, avranno sempre un ottimo risultato, nella pace e nel rispetto altrui.

Lascia un commento