Ritroviamo Giada Desideri, attrice più che amata dal pubblico, dopo vent’anni nuovamente nel ruolo dell’indimenticata Claudia Costa.
Un Posto al Sole, la “sua famiglia televisiva”, le era mancata e tornare, è il caso di dirlo, non ha segnato alcuna distanza con il passato. È stato un vero e proprio ritorno a casa.
Bentornata su La Gazzetta dello Spettacolo, Giada Desideri. Siamo felici di ritrovarti, a distanza di ventidue anni, nei panni della sempre amatissima Claudia Costa in Un Posto al Sole, la soap all’ombra del Vesuvio. Un personaggio che nel tempo non è affatto cambiato, conservando la verve e la naturalezza di sempre…
Un aspetto di Claudia che ho voluto mantenere perché era il più carino, nonostante i lati negativi che, alla fine dei conti, tutti abbiamo.
Quanta emozione c’è nel ricoprire un ruolo che ti ha regalato popolarità e nel ritrovare i tuoi compagni di avventura dei primissimi anni?
Il fato ha voluto, poche puntate dopo l’inizio, che Claudia dicesse delle cose che avevo provato proprio pochi giorni prima. Qualcosa di così strano, di così vicino alle mie sensazioni. È stato come se questo tempo non fosse mai passato. Un vero e proprio ritorno a casa! La maggior parte degli attori sono gli stessi dei primissimi anni e mi ha stupito poter trovare anche buona parte delle maestranze. Un continuo chiedersi di come stessero gli altri, lavorando con allegria, senza pressione alcuna, cosa che potrebbe, invece, darti un ruolo del tutto nuovo. Un luogo da sempre molto sereno, tranquillo, la Rai di Napoli.
Giada, quali sensazioni ti ha risvegliato la città, la bellissima Napoli?
Ritrovare Napoli ha rappresentato un vero e proprio tuffo al cuore! Mi è capitato di tornarci per vari motivi, seppure non spessissimo, ma in queste vesti mi ha regalato ancora più gioia. Un Posto al Sole ha rappresentato una parentesi meravigliosa della mia vita, sia sotto il punto di vista umano, di incontri, amicizie e divertimento, ed anche sotto il punto di vista professionale, anche per via della popolarità che mi ha regalato. È stato stranissimo ritrovarla! I primi giorni mi sono divertita ad andare in giro rivivendo i luoghi in cui ho abitato, che sono stati tanti, ricordando con piacere i momenti più importanti…
Il giorno in cui hai annunciato sui tuoi social il ritorno alla soap, l’Anna Boschi dei primi anni, la collega Samuela Sardo, ti ha mostrato tutto il suo supporto…
Manca solo lei! Se tornasse anche Samuela si riformerebbe il nostro appartamento, la terrazza. Sarebbe davvero bello! Ci conosciamo da tanto, ci siamo riviste nel corso degli anni, e le nostre figlie sono molto amiche. C’è un rapporto davvero ottimo che va al di là del lavoro.
Negli anni Un Posto al Sole ha visto anche la presenza, per un periodo, di tuo marito, Luca Ward. Quanto ti ha sostenuta in questo ritorno alla recitazione?
Luca era da sempre propenso nel volere che tornassi a lavorare in pianta stabile. Dopo Un Posto al Sole ci sono stati degli anni in cui mi sono dedicata esclusivamente al teatro, lasciando poco spazio alla televisione. Ho poi incontrato lui, abbiamo messo su famiglia, ed ho deciso di dedicarmi ai miei figli. Una scelta che farei nuovamente senza alcun tipo di rimpianto. Credo che la possibilità di poter seguire i propri figli sia un vero e proprio privilegio, cosa non da tutti, e che mi ha regalato tantissimo.
A tal proposito, Giada Desideri, quali consigli cerchi di dare ai tuoi figli affinché possano instradarsi al meglio verso un futuro significativo, roseo, specie a livello lavorativo?
Consiglio loro di credere nelle proprie capacità, in sé stessi, la reale chiave di tutto. In questo preciso momento i social evidenziano stereotipi legati alla ‘perfezione’ della donna, dell’uomo, senza rispecchiare la realtà. Cosa che rischia di intaccare molto l’autostima dei ragazzi, perché parliamo di riferimenti del tutto falsati, pericolosi. Il mio augurio è che loro riescano a tenere ben salda questa stima, perseguendo i propri sogni.
Quali cambiamenti hai potuto notare da quelli che sono stati i tuoi inizi ad oggi e quanto è stato facile, se lo è stato, riadattarsi ai ‘frenetici’ ritmi di una soap opera?
Devo dire che prima di iniziare ero preoccupata della memoria, vista la mole di scene e i ritmi serrati. Giriamo una puntata al giorno, cosa non da poco. Dopo i primi giorni di ‘assestamento’, è stato tutto in discesa, come andare i bicicletta.
Ti è tornato in mente il primo giorno in Rai, quello vissuto a fine anni novanta?
I primissimi giorni ricordo che eravamo tutti dei pesci fuor d’acqua, spaventati da questa lavorazione del tutto nuova. Una sensazione che ci siamo portati dietro per un po’ di tempo, così come le tempistiche, nettamente diverse dal cinema e dalla televisione. Posso, però, dirti che è sempre stata una grande scuola, una palestra importante, benché all’epoca venisse un po’ snobbata la lunga serialità, definita quasi un lavoro di serie B. Oggi sono in tanti ad essersi ricreduti.
C’è tanto nel tuo curriculum, Giada Desideri ma, se di teatro si parla, quali ricordi hai legati alle tavole del palcoscenico?
Una sensazione emotiva, molto molto forte, sia prima che dopo i saluti. Un miscuglio di varie emozioni, differenti di sera in sera, anche per via del fatto che il pubblico cambia. Mi manca molto! L’ultima volta che mi sono permessa di fare una tournée i miei figli erano molto piccoli e diventava difficile gestire le cose. Non ti nego che ora, con i ragazzi più cresciuti, tornerei volentieri a calcare le tavole del palcoscenico.
Possiamo aspettarci di saperti ad Un Posto al Sole ancora per un po’?
Tutto è possibile! Claudia Costa è sempre stata piena di sorprese quindi mai dire mai…
In ultima battuta, Giada Desideri, cosa manca al tuo vissuto?
Diventare nonna! Per il resto ho tutto. Credo siano emozioni forti, che ti completano, così come il diventare mamma. Un desiderio che ho sempre avuto, da tempo realizzato. Ho due figli meravigliosi! Spero di poter vivere anche questa esperienza, non prestissimo però (ndr ride).