Oggi incontriamo Ivan Castiglione, attore italiano che abbiamo visto accanto a Claudia Cardinale al teatro e poi al cinema.
Tanti i suoi ruoli in TV, tanti i premi vinti come il Golden Graal, fino ad oggi che lo vediamo sul piccolo schermo, tra gli interpreti di I Bastardi di Pizzofalcone. Ed è lui stesso a raccontarci le sue emozioni.
Benvenuto, Ivan Castiglione. Sei uno dei protagonisti della prima puntata della nuova stagione de I Bastardi di Pizzofalcone. Come descriveresti il tuo personaggio?
Fausto Nubila è un avvocato della Napoli bene, che porta con sé tutta l’arroganza di una parte della borghesia napoletana. Profondamente innamorato di sua moglie, interpretata da una fantastica Monica Nappo, innamorato fino al punto che arriverebbe a fare qualunque cosa per lei, anche andare contro tutto quello in cui crede, innamorato al punto di vivere qualunque follia con lei e per lei.
Ti assomiglia? In cosa pensi di essere diverso da lui?
Abbiamo pochissimi punti in comune. Lui è un formale, guarda le persone dall’alto verso il basso ed è profondamente classista, insomma cose che non amo e non mi appartengono. L’unico aspetto che mi piace di lui è il profondo amore che prova per sua moglie.
Quando hai saputo di essere stato scelto per la nuova serie de I Bastardi di Pizzofalcone, che emozione hai provato?
Sono stato felice quando Alessandro D’Alatri mi ha scelto, lavorare con lui è una cosa che mi stimolava tantissimo. E poi il personaggio che interpreto è molto diverso da quelli che fino adesso ho interpretato e questa è stata una balle sfida.
Hai letto i libri di Maurizio De Giovanni e che effetto ti fa essere uno dei personaggi da lui descritti?
Sono appassionato di tutti i libri del Commissario Ricciardi, che ho letto. E ovviamente anche i Bastardi di Pizzofalcone. Interpretare un personaggio descritto da Maurizio De Giovanni ti inorgoglisce perché è un grandissimo scrittore.
Poiché poi, sono libri di grande successo e molti spettatori hanno già un’ idea precisa del personaggio, la sfida interpretativa è più stimolante perché devi rispettare ed esaltare quello che loro hanno immaginato durante la lettura.
Quale è il segreto del successo di questa serie, secondo te?
In primis, la scrittura fenomenale di De Giovanni, un cast di attori davvero eccellente, anche nei ruoli più piccoli, frutto di un lavoro dei casting e di D’Alatri minuzioso e curato.
Poi la regia di Alessandro è davvero quella di un maestro, innamorato degli attori che dirige sempre con gentilezza ed eleganza, io scherzando gli dico sempre che siamo in piena “rivoluzione D’Alatri”…perché lui è davvero rivoluzionario nella sua semplicità e ricerca continua della qualità.
E cosa rappresenta per te, in questo momento della tua carriera, essere in questa serie TV così seguita?
Un altro passo importante, una conferma che mi spinge a proseguire nel mio percorso.
Ad oggi, dopo tante serie TV e film di successo, c’è un ruolo che vorresti ottenere e perché?
Non c’è un ruolo specifico che immagino di interpretare, vorrei sempre recitare in personaggi con più sfaccettature e ricchi di colori e sfumature ecco questi rsfide stimolanti.
Come ti descriveresti come attore e come persona?
Difficile sintetizzare e parlare di sé, sicuramente posso dire che fondo gran parte della mia capacità attoriale su una costante attenzione all’emozioni che vivo nella mia vita quotidiana in particolare quelle che provo nei rapporti interpersonali, sia nei con persone a cui sono molto legato sia persone che incontro anche solo per un istante nella mia vita
Cosa rappresenta per te la recitazione?
Una volta risposi che recitare ti fa sentire vicino a Dio, pure se sei ateo.
Sogni nel cassetto e progetti futuri?
In questo momento sono impegnato nelle riprese della seconda stagione di Rosy Abate con Giulia Michelini per canale 5 con la regia di Giacomo Martelli. Verrà presentato al prossimo Festival del Cinema di Roma, “Scarlett” opera prima di Luigi Boccia prodotto dalla DreamWorld di Luigi De Filippis. In teatro sarò in giro per l’italia con “Gli Onesti della Banda “ con la compagnia Nest e con “La paranza dei bambini” per il Nuovo Teatro Sanità. E l’anno prossimo porterò in scena “Pino Daniele è Calvo” scritto da Alfredo Mazzara uno spettacolo nuovo a cui tengo tantissimo. Poi sogno di poter continuare sempre a fare questo meraviglioso lavoro con lo stesso entusiasmo e la stessa energia.