A tu per tu con Margherita Vicario
Margherita Vicario è da sempre una giovane artista che tra recitazione e musica, non si ferma mai. Tra un progetto e l’altro, oggi è una delle protagoniste e figlie nella fiction di successo di Canale 5: Amore pensaci tu. Una fiction che racconta la famiglia di oggi con i ruoli che cambiano. La Gazzetta dello Spettacolo ha incontrato Margherita in un’intervista delicata e sincera in cui l’attrice racconta la figlia che è stata e che sarà fuori e dentro la tv.
Margherita Vicario, benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo. Parli del tuo personaggio in Amore pensaci tu. Ti assomiglia? In cosa credi di essere diversa da lei?
Buongiorno e grazie a voi! Sì, sì mi assomiglia per esempio perchè anche io tengo molto alla mia famiglia e ho ottimi rapporti con i miei fratelli. Affronto invece in modo diverso le storie d’amore, diciamo che questa Chiara è un po’ inesperta, ha sempre dato la precedenza all’aspetto razionale della vita, al suo lavoro, io invece mi butto abbastanza in amore, sono più sfrontata, ho meno paura di farmi male.
Che esperienza è stata per te questa?
E’ stata divertente e delicata perchè per come è stata scritta Chiara era un personaggio sbrigativo, pragmatico quasi un maschiaccio, ma aveva delle sfumature dolcissime, molto materne, femminili e piene di insicurezza e questo per me è stata la parte più bella.
Come ti sei trovata con il resto del cast?
Benissimo, quando si tratta di raccontare una famiglia si vengono subito a formare dei meccanismi paralleli: insomma la piccolina di casa era anche la piccolina del set, sempre coccolata e piena di abbracci; il pater-familias era anche l’attore con più esperienza e si creano dei legami affettuosi.
Cosa speri colga il pubblico del tuo personaggio?
Spero si appassioni alla storia d’amore, spero che capisca che per questa Chiara. La vera rivelazione , soluzione, gioia è innamorarsi, è costruire una storia bella con l’uomo che le piace, nonostante le apparenze, le difficoltà e i cliché.
E della serie?
Della serie spero che capisca effettivamente di cosa parla: non sono solo vicende familiari, storie d’amore e qualche delusione; questa serie racconta come stanno cambiando i ruoli nella società. Donne e uomini stanno uscendo dagli schemi secolari culturali. Sta leggermente cambiando il ruolo della donna, cambia nella società, nella sfera emotiva, familiare e cambiando la donna inevitabilmente deve ricollocarsi anche l’uomo in un posto diverso. Spero che colgano un importantissimo dettaglio cioè che donne e uomini sono diversi, ma uguali. Sembrerà banale, ma è sacrosanto!
Ma tu che figlia sei nella vita reale?
Eh boh! Dovreste chiederlo ai miei! Come mi diceva un mio amico: ‘Duro il mestiere di figlio’ … è vero però almeno al liceo l’ho fatto bene! Non sono stata un’adolescente isterica o che litigava con i suoi, anzi ho sempre parlato molto con loro, ho condiviso soprattutto progetti, sogni, immaginazioni. Loro si accendono come me, e questa cosa me li fa sentire vicini, anche se vivo fuori casa da anni.
Parlami di te, Margherita. Chi sei quando non reciti.
Vado in palestra, vado in bicicletta, leggo molto, vado al cinema e a sentire concerti in continuazione, mi guardo intorno e provo a lasciare il cellulare sempre lontano dal letto, soprattutto cerco di dare continuità al mio lavoro, tra un provino e l’altro scrivo canzoni, suono, mi immagino decine di videoclip, ecco principalmente mi immagino molte cose.
Anche la musica, oltre la recitazione, è da sempre un tuo punto fermo. Progetti musicali in cantiere?
Assolutamente sì, sto per concludere la lavorazione del mio secondo disco, ne sono molto contenta, è molto diverso dal primo e come un figlio dovrò occuparmene per bene, anzi forse sapendo le difficoltà della musica indipendente, dovrò occuparmene anche meglio.
Progetti futuri in generale?
Aspetto di sapere come va la serie, se al pubblico piace e mi preparo per l’uscita del secondo album, dopodichè andrò in giro per l’Italia a fare concerti!