Continua il successo di “Penso che un sogno così”… al Teatro Diana di Napoli fino al 15 dicembre. Beppe Fiorello interpreta Domenico Modugno ma raccontando la sua infanzia con suo padre innamorato del grande cantante. E via con diverse storie, diversi aneddoti, incontri con il Lupinaro, strano personaggio considerato in paese come una persona “pericolosa”.
Quel bambino, timido e introverso, Giuseppe, quasi inconsapevole, segue l’uomo fino alla sua casa e per l’aiuto prestatogli viene ricompensato con un regalo preziosissimo: un vecchio disco su cui è incisa la voce di Mimì.. Un amore a prima vista: Domenico, Giuseppe e suo padre appunto. Un parallelismo tra i tre, che si alterna continuamente.
Beppe Fiorello dà al pubblico prova della sua innata predisposizione alla recitazione ma anche al canto e con naturalezza si fa protagonista di un racconto.L`Italia del boom economico del polo siderurgico dell’Ilva a Taranto, della emigrazione forzata e continua.
Infine, la coronazione di un sogno: Giuseppe incontra la signora Franca, l’inseparabile moglie di Mimì; Inizialmente impaurito nel confronto con il grande artista, ma quando la Gandolfi gli fa indossare la giacca color carta da zucchero indossata da Modugno nel 1958 al Festival di Sanremo, le paure scompaiono.
Il sogno diventa realtà. Quel picciriddu timido, “che sapeva le cose, ma non sapeva come dirle” continua ad abbracciare il suo pubblico, nel blu, dipinto di blu.