Napoli Teatro Festival Italia 2016

Napoli Teatro Festival Italia 2016, in scena Michele Placido

Napoli Teatro Festival Italia 2016

Al via Napoli Teatro Festival Italia con 45 spettacoli

Un mese intero di programmazione per il Napoli Teatro Festival Italia, giunto alla nona edizione, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival. Primo anno con la direzione artistica di Franco Dragone: 45 spettacoli in calendario, dal 15 giugno al 15 luglio, a Napoli e in diversi luoghi di particolare fascino di tutte le province della Campania, con uno sguardo allargato all’Europa e con significative incursioni nel lavoro di compagnie provenienti dal Giappone, Medio Oriente, Africa, America Latina e Stati Uniti.

L’anteprima del Festival sceglie un luogo simbolico e si colloca su un’isola, nell’istituto penale minorile di Nisida, e prevede un omaggio ideale a Shakespeare e a Eduardo De Filippo, nella riscrittura de La Tempesta, in forma di mise en éspace, con Michele Placido, la regia di Fabrizio Arcuri e le musiche originali di Antonio Sinagra.

Nel segno delle celebrazioni per i quattrocento anni dalla morte di Shakespeare, il Festival rende omaggio alla sua opera più rappresentativa, La Tempesta e dall’isola di Nisida – sede di un importante Istituto penale minorile – si coglie l’occasione per celebrare anche la figura di un altro grandissimo drammaturgo, Eduardo De Filippo.

L’ultimo testo scritto da Shakespeare verrà ripreso nella versione tradotta da Eduardo in napoletano nel 1983, un anno prima della sua scomparsa. Un’opera ultima e iconica, la prima del nostro cartellone, in un percorso narrativo a ritroso che vuole partire dai patrimoni ereditati dai più grandi artisti per tornare alle origini del messaggio del teatro: l’integrazione dell’uomo a livello individuale, sociale, collettivo. Scriveva Eduardo a proposito della sua Tempesta: «[…] Quale insegnamento più attuale avrebbe potuto dare un artista all’uomo di oggi, che in nome di una religione o di un “ideale” ammazza e commette crudeltà inaudite, in una escalation che chissà dove lo porterà? E preciso che tra gli “ideali” ci metto anche il denaro, la ricchezza, che appunto come ideali vengono considerati in questa nostra squallida società dei consumi».

La Tempesta – Omaggio a Eduardo è una mise en espace a cura di Fabrizio Arcuri, con la voce di Michele Placido e il coinvolgimento dei ragazzi che partecipano al laboratorio di scrittura e di teatro. Il laboratorio teatrale di Nisida costituisce uno strumento utile sia sotto il profilo culturale che di crescita personale, infatti i giovani ospiti dell’Istituto hanno sempre avuto la possibilità di sperimentarsi e confrontarsi attraverso le occasioni che sono state loro proposte partendo da un laboratorio interno permanente curato dall’associazione teatrale Teatrodisotto che prevede anche incontri, visione di film e spettacoli esterni alla struttura e tutto ciò che può essere spunto di riflessione, tempo recuperato… L’occasione de “La Tempesta”, con Michele Placido, è stata per i ragazzi un modo per misurarsi con un vero professionista e approfondire anche la scrittura drammaturgica sperimentandola dal vivo.

La scelta di questo inizio, in questo un così simbolico, è un modo per ricordare anche l’esperienza di De Filippo che, alla fine della sua vita proprio frequentando il carcere minorile di Nisida, fece emergere la richiesta di quella che è meglio nota come “Legge Eduardo”, il cui obiettivo era sostenere i ragazzi a rischio di emarginazione sociale e devianza. Il naufragio di Prospero darà il via ad un viaggio emotivo e umano attraverso le storie di ogni spettacolo presentato in cartellone. “Un percorso dell’anima – seguendo le parole di Franco Dragone – tra racconti di emarginazione, lotta al riscatto e ricerca di condivisione” .

Con Michele Placido, saranno in scena Ivano Schiavi, Francesca Ciardiello, Antonio Speranza, Sergio Del Prete, Salvatore Sannino ed i ragazzi del Laboratorio Teatrale dell’I.P.M. di Nisida. Al pianoforte Salvatore Cardone, percussioni Gianluca Mirra. Assistente alla regia e cura della messa in scena Ernesto Lama, musiche Antonio Sinagra, scene Luigi Ferrigno, costumi a cura di Fabrizio Arcuri.

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Redazione Giornalistica