Lo spettacolo L’ uomo nel diluvio a firma di Simone Amendola e Valerio Malorni, in scena al Piccolo Bellini dal 17 al 19 marzo, nasce dall’ incontro con un’ immagine in un libro per bambini, in cui è raffigurata la moglie di Noè che non sa scegliere cosa portare sull’ arca; questa l’ ispirazione che ha dato lo spunto per scrivere i primi venti minuti dello spettacolo.
Il resto è interazione tra il protagonista, il pubblico, i vari supporti messi in gioco dalla creatività dell’autore, il resto è la storia di un’ urgenza: generazionale, sociale, di un presente allargato che, perciò, riguarda anche la società e il paese in cui tutti viviamo. Partendo, infatti, dall’ odissea del protagonista lo spettatore si confronta con la verità della persona prima e quella del personaggio poi e, attraverso il codice del monologo, la narrazione soggettiva e individuale si fa collettiva, per una necessità condivisa di speranze, di possibilità da realizzare.
Lo spettacolo L’uomo nel diluvio, interpretato da Malorni, è stato finalista per il Premio Scenario 2013 ed è poi risultato vincitore del Premio In Box per l’ edizione 2014; è una produzione Blue desk, con il sostegno di Carrozzerie n.o.t. e ha ricevuto il patrocinio di Roma Capitale. Arriva a Napoli dopo aver riscosso un discreto consenso di pubblico e critica grazie alla quale è stato riconosciuto come un “Un piccolo capolavoro” ma soprattutto come “Un one emigrant show”, definizione che rivela un’ altra delle tematiche fondamentali del testo.
Per due giorni, Napoli ascolterà la storia di quest’ uomo nel diluvio, che, alla fine, potrebbe dirci qualcosa in più sulla nostra storia, sulla nostra stessa umanità.