Rebecca Ingrassia
Rebecca Ingrassia

7 Voci: la nuova canzone di Rebecca Ingrassia

Rebecca Ingrassia, figlia di Giampiero e nipote di Ciccio, ci racconta e si racconta attraverso la sua canzone, dal titolo: “7 voci”. Come ci anticipa: ” ‘7 Voci’ è un brano nato da un motivetto che mi ronzava in testa da molto tempo; così un giorno, insieme al coautore e amico Massimo Moi, mi sono seduta al pianoforte e ho provato a dargli vita”. Rebecca, attualmente studia presso la Bernstein School of Musical Theatre di Bologna per prepararsi al meglio ad una futura carriera artistica.

Carissima Rebecca Ingrassia, piacere di conoscerti e benvenuta sul “La Gazzetta dello Spettacolo”. Quanto è difficile o piacevole, essere figlia e nipote d’arte?

Ciao Sara, il piacere è tutto mio! Essere figlia e nipote d’arte è sicuramente un onore e fortunatamente non ho mai vissuto male questa situazione. Non mi sono mai posta problemi sul mio cognome anzi, è ciò che mi ispira ogni giorno. Sono grata di poter mandare avanti a modo mio la “Ditta Ingrassia”, spero solo di farlo nel modo più onesto possibile.

Raccontaci del tuo brano, dal titolo: “7 voci”: che cosa ci vuoi dire con tutte queste voci?

“7 Voci” è un brano nato da un motivetto, un motivetto che mi ronzava in testa da molto tempo; così un giorno, insieme al coautore e amico Massimo Moi, mi sono seduta al pianoforte ed ho provato a dargli vita.

Il brano è incentrato su due temi principali: il primo è quello dell’overthinking, ovvero quello stato mentale in cui un soggetto viene travolto da infiniti pensieri, privi di un senso logico, che si aggrovigliano tra di loro creando un loop ossessivo che genera ansia, stress e difficoltà nel concentrarsi; mentre il secondo è quello della “multi-personalità”. Essendo io amante del teatro e di conseguenza del noto drammaturgo Luigi Pirandello, mi ritengo una sostenitrice della sua teoria delle Maschere. Le “voci” di cui parlo nel brano rappresentano proprio le maschere che vengono indossate quotidianamente dalle persone per sopravvivere all’interno della società. Per la maggior parte dei ragazzi della mia età, vivere e relazionarsi con le persone è diventato molto difficile negli ultimi anni, perciò, in alcuni casi, ritengo terapeutico il potersi permettere di seguire le proprie “voci” ed affrontare al meglio le situazioni in cui ci si ritrova, sebbene ricorrendo ad un pizzico di follia. Nel brano è inoltre citata l’opera Pirandelliana “Uno, Nessuno e Centomila” proprio per evidenziare questa teoria.

Prossimi progetti e sogni nel cassetto di Rebecca Ingrassia?

Sogni nel Cassetto? Molti… troppi! Ed essendo io una persona estremamente scaramantica al momento non li esternerò. Tutto ciò che posso dire però è che per realizzarli mi servirà studiare, studiare molto, ed infatti è proprio quello che sto facendo. Attualmente sono un’allieva della Bernstein School of Musical Theatre di Bologna e lo sarò per i prossimi tre anni. Il mio obiettivo, per adesso, è quello di diventare un artista consapevole delle proprie capacità, con un bagaglio ricco di nozioni e strumenti indispensabili per poter realizzare qualsiasi cosa io voglia.

Su Sara Morandi

Insegnante per vocazione, giornalista per passione. Amo il teatro perché incarna le emozioni viventi delle nostre anime. Ho sempre scritto di spettacolo e questo mi ha reso felice e mi rende tuttora. Divoro libri e il mio sogno sarebbe quello di scrivere un romanzo.

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