Francesco Renga in concerto a Roma all’Auditorium Parco della Musica con due date del tour di presentazione del suo ultimo album.
Dopo aver condiviso il palcoscenico con due grandi big della musica: Max Pezzali e Nek per una lunghissima tournée nei più importanti Palasport italiani, Francesco Renga è tornato da solista sulle scene della musica live nella dimensione e nell’intimità teatrale, che sembra essere lo scenario più adatto alla sua musica e, alla sua personalità.
“L’altra metà tour” è partito l’11 ottobre con la tappa milanese e toccherà oltre cinquanta date nei principali teatri italiani fino a prima di Natale e poi, a maggio 2020, in cinque città europee: Zurigo, Bruxelles, Parigi, Londra e Madrid.
Durante la seconda tappa romana, del 04 Novembre tenutasi presso l’Auditorium Parco della musica l’artista in due ore di musica ha accompagnato il suo pubblico per mano in un viaggio introspettivo, dell’anima, rendendolo consapevole della forza cosmica dell’amore. Francesco Renga ha raccontato: “E’ da molto tempo che sognavo di tornare qui, di potervi guardare negli occhi e di potervi toccare… Il live è il vero momento migliore del mio lavoro perché tutto quello che ho immaginato, sognato, pensato e costruito qui diventa un racconto reale. È l’espressione più sincera della musica. Il live, il concerto è il vero momento della condivisione.
E quindi nel momento in cui questa condivisione diventa vera, ed è il momento che io ho sempre apprezzato ed amato di più, perché qui non ci sono scherzi, non puoi rifare, non puoi correggere: è tutto vero. E quindi il nostro racconto, la nostra storia, quello che ci stiamo dicendo da qualche anno a questa parte qui diventa una sorta di liturgia… qualcosa che mi ha sempre molto affascinato.
Per questo L’Altra metà non è solo l’altra metà della mia vita, non è solo l’altra metà di un sogno, non è solo l’altra metà di un viaggio, di un racconto, ognuno di noi è l’altra metà di un percorso.
L’artista si è mosso con disinvoltura e presenza scenica sul palco, manifestando forte empatia con il pubblico con la continua ricerca d’interazione con il battito di mani e, gli abbracci ai vari musicisti disposti in un semicerchio delimitato sul fondo del palco da una serie di specchi: Fulvio Arnoldi alla chitarra acustica, Vincenzo Messina al pianoforte, Stefano Brandoni e Heggy Vezzano alle chitarre, Phil Mer alla batteria e, Gabriele Cannarozzo al basso.
“Vedete quanti specchi ci sono? Questo è un modo per rispecchiarsi ognuno nell’altra metà dell’altro”, e cosi dicendo il cantante ha rivolto uno specchio verso il pubblico, con un invito a guardarsi dentro e specchiarsi nell’altro.
Emozionante è stato senza dubbio il momento in cui Francesco Renga ha deciso di aprire il suo cuore al suo pubblico per raccontare il dolore più grande della sua vita: la perdita della madre, che lo ha portato a scrivere “Ancora di lei” una canzone che era nata per quello che era all’epoca il suo amore e, che poi ha visto come protagonista del testo sua madre, e che rappresenta una delle sue prime canzoni dei suoi esordi. Torna a coinvolgere il pubblico cantando “Angelo”, brano che ha permesso al cantautore di confermare i primi successi e di essere consacrato come big del panorama della musica italiana e, con il quale si è aggiudicato la vittoria nel 2005 del Festival di Sanremo.
Il concerto è andato avanti rapidamente tra canzoni, applausi e i classici “Sei bellissimo!” “Ti Amo” urlati dalle sue fans che sono state completamente catturate dal loro Beniamino. Il cantante ha dichiarato: ” è molto difficile parlare di amore , però possiamo provare a cantarlo” ed è sceso in platea sulle note di “L’Amore altrove”, brano originariamente interpretato in duetto con Alessandra Amoroso e contenuto nell’album “Tempo reale” del 2014.
Subito dopo il cantante ha invitato il pubblico a raggiungerlo sotto al palco per cantare e saltare tutti insieme sulle note delle ultime canzoni presenti in scaletta, tra cui le più note“ Il mio giorno più bello nel mondo” e “Guardami amore”. Giunti alla fine di questo viaggio introspettivo il pubblico ha richiesto un bis gridando ad alta voce “Fuori! Fuori!”. Ed è così che Renga e la sua band sono ritornati sul palco per eseguire due brani che non sarebbero mai e poi mai potuti mancare: “Aspetto che torni”, la canzone portata in gara alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, e “Raccontami”.
La tappa romana si è conclusa con l’inchino di Francesco Renga e, della sua band che hanno raccolto gli applausi di un pubblico entusiasta.