A tu per tu con Chiara Ragnini
Più volte vi abbiamo parlato nei mesi scorsi, della brava Chiara Ragnini, che continua la sua scalata nel mondo della musica, con il nuovo album “La differenza”.
Noi l’abbiamo incontrata per voi, per farci raccontare il suo rapporto con il mondo dello Spettacolo.
Chiara Ragnini e la musica, parlaci delle tue radici?
La musica per me é sempre stata terapeutica, la mia valvola di sfogo preferita: ho cominciato a cantare, per gioco, fin da piccola, imparando a memoria le canzoni dei cartoni animati e riproducendole ad orecchio su una tastiera giocattolo che mi regaló mia nonna quando avevo sei anni.
Non ho mai smesso di cantare, da allora. A 14 anni ho scoperto la chitarra, che é divenuta la mia compagna di viaggio preferita: allo studio dello strumento ho affiancato quello del canto, che prosegue tuttora. Le prime canzoni sono nate a 16 anni, portate in giro per i locali di Genova, mia cittá natale, con la band dell’epoca, formata da compagni di scuola. La gavetta, insomma, é cominciata davvero presto.
Con il tempo ho imparato a raccontarmi meglio, grazie al confronto con professionisti del settore e musicisti di eccellenza che mi hanno insegnato tanto, in questi anni. Nel 2011 ho pubblicato il mio primo album, Il Giardino di Rose, che strizzava l’occhio ad un folk d’oltremanica che rispecchiava al meglio quel periodo della mia vita, in cui mi sono trasferita nel ponente ligure dopo 26 anni trascorsi a Genova. Gli ultimi cinque anni, invece, sono stati intensi, formativi, di grande crescita, sia personale che artistica: ho finalmente trovato la mia dimensione musicale, quell’identitá che tanto cercavo e che ora é esplosa dopo tanta attesa.
Come è nata l’idea de “La Differenza” e cosa vuole esprimere?
Questo album mi rappresenta al meglio: sono andata alla ricerca di un sound che fosse davvero di impatto, immediato e fresco, per vestire canzoni e parole che ho curato con grande rispetto e determinazione. La differenza, per me, é davvero essere onesti, con se stessi, prima, e con il proprio pubblico, di conseguenza. Per tanto tempo sono stata poco sincera ed ora ho scelto, senza paura, di mettermi a nudo e di raccontarmi con grande onestá.
La differenza é anche nell’approccio che abbiamo scelto dal punto di vista discografico: sono fiera di aver mantenuto la mia indipendenza, portando avanti, con la mia squadra piccola ma efficace, un progetto artistico ricco di passione e sinceritá.
Qual’è il tuo rapporto con il mondo dello Spettacolo?
Ambivalente: le luci della ribalta mi interessano sino ad un certo punto, per quanto le trovi affascinanti. Non sono un tipo mondano, non amo espormi piú del necessario e senza un valido motivo, né apprezzo la visibilitá fine a se stessa: preferisco raccontarmi attraverso le canzoni e che esse parlino per me.
Quali sono i film italiani che preferisci vedere al cinema e ci sono degli attori, sempre italiani, che apprezzi?
Il cinema italiano ci ha regalato tante piccole perle negli ultimi anni: fra i miei registi preferiti cito Paolo Sorrentino, Paolo Virzí, Pupi Avati, Giovanni Veronesi e Nanni Moretti, di cui amo tutta la filmografia. Sui miei attori italiani preferiti non ho dubbi: fra tutti Silvio Orlando, di cui ho amato, di recente, l’epica performance in The Young Pope, Toni Servillo, Filippo Timi, Giampaolo Morelli e Claudio Santamaria.
E invece la musica che ascolti?
Ultimamente tanta elettronica, pop e canzone d’autore: in rotazione, nel lettore cd della mia auto, attualmente ci sono Il codice della bellezza di Samuel, Una somma di piccole cose di Niccoló Fabi, Il padrone della festa di Fabi, Silvestri e Gazzé, Divide di Ed Sheeran e Reason di Selah Sue, cantautrice belga che mi é stata di grande ispirazione per la realizzazione del disco. Lei é fantastica, cercate i suoi live su Youtube per capire cosa vuol dire essere una songwriter oggi, nel mondo.
Dove possiamo seguirti per rimanere aggiornati su di te?
Sono ipertecnologica ed iperconnessa: mi trovate sul sito ufficiale www.chiararagnini.it, e un po’ su tutti i social Facebook, Twitter, Instagram e Youtube. Vi aspetto, con grande piacere.