Il ritorno con il nuovo singolo “Il bello che c’è”: intervista a Paolo Vallesi

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Paolo Vallesi debutta vincendo nel 1991 il festival di Sanremo tra le nuove proposte. Dopo 7 album, due dischi di platino in Italia ed un disco d’oro in Spagna insieme ad Alejandro Sanz. Con più di un milione di copie vendute in tutto il mondo, torna a 10 anni di distanza dal suo ultimo album di inediti Paolo Vallesi con un nuovo singolo anticipazione dell’album in uscita a fine Ottobre 2015, “Il bello che c’è”. Come dice lo stesso Paolo Vallesi nel brano… “ci ho messo sopra i miei giorni, la loro voglia di viaggiare”. Disponibile su tutti gli stores digitali dal 4 settembre 2015.

Noi de La Gazzetta dello Spettacolo abbiamo intervistato Paolo per voi….

Ciao Paolo come stai innanzitutto? Sei il mio idolo…

Ciao Ilaria, non me l’aveva detto mai nessuno “sei il mio idolo”, sono imbarazzato… Contento e imabarazzato (ride di gusto)…

Paolo abbiamo all’incirca la stessa età, mica ho 12 anni…

Ti ringrazio (Ride), è un piacere anche per me…

Sei molto gioviale, molto affabile e comunicativo…. Da quel famoso festival di Sanremo, giusto qualche mese fa… era il 1991… com’è andata in questi anni?

Sembra ieri sì, ma sono ben 24 anni, ma il ricordo è sempre vivo, continuo a riproporre ancora oggi quelle canzoni nei miei concerti (n.d.r.: Le persone Inutili, La forza della vita)…

Che effetto ti fa, rivederti oggi?

Ti dirò, durante i miei concerti mi piace fare un gioco: proiettare la mia immagine di allora su un maxi schermo e poi mettermi vicino allo stesso, per un confronto, e sottolineare così come ero spaurito…

Sei meglio ora, Paolo…

Decisamente, direi…

Ma alla fine ci sei riuscito a diventare grande (per citare il titolo di una tua famosa canzone), anagraficamente parlando?

No, non ci sono riuscito, perchè un artista resta sempre un bambino, in fondo: se vuoi continuare a fare questo lavoro è così, anche se si è sempre in fase di ricerca, per arrivare ogni giorno al cuore della gente, anche se ogni giorno c’è un enorme lavoro, il bambino che in te non ti abbandona mai, quando fai musica…

Felici di essere, è il titolo di un’altra tua canzone di qualche anno fa…

Sì, un pezzo straordinario, in quanto è una cover di una canzone di Rick Astley, Cry for help, una bella soddisfazione, per me, averla realizzata, un inno alla felicità che proviene dalle piccole cose….

Parliamo del tuo nuovo disco che esce a fine ottobre, anticipato in questi giorni dall’uscita del primo singolo, dal titolo Il bello che c’è…

Sì, è un disco che esce a 10 anni di distanza dal mio lavoro precedente, sicuramente è un album più elettronico, musicalmente, rispetto agli altri, più ricercato nei testi, e quella che fa da traino è una canzone positiva, allegra, che ci invita a non crogiuolarci in questo pessimismo cosmico imperante e la parola chiave, contenuta in questo brano, è Riconquistare, come voglio fare io con i miei fans…

Come mai ci hai messo 10 anni a tornare? L’ultima volta ti ho visto in televisione, a La Talpa, un reality di qualche tempo fa…

Sì, e quello, di fatto, è stato il mio addio alle scene: in questi anni ho fatto il produttore, ho seguito artisti emergenti… A tal proposito, attualmente stiamo realizzando una specie di documentario che testimonia appunto che non sono stato 10 anni fermo, un documentario che renderemo pubblico con l’uscita del mio disco, un documentario anche e soprattutto ironico, divertente…

Paolo nel tuo nuovo singolo, in rotazione radiofonica dal 4 settembre, dici che “ci hai messo sopra i tuoi giorni e la loro voglia di viaggiare”…

Esatto ed è la frase chiave, del brano e della vita: ci sono i giorni che hanno voglia di viaggiare sulla mia barca magra, e a tal proposito alla canzone è abbinato il videoclip dal quale emerge forte il messaggio del viaggio, del movimento, attraverso le immagini: in fondo ogni giorno è di per sè un viaggio..

Quanto è grande la tua voglia di viaggiare, Paolo, oggi che siamo nel 2015?

Sicuramente è grande, come lo è stato anche in questi dieci anni, in cui di fatto mi sono mosso tanto. Ricordo La talpa che è stato in fondo anche un viaggio, su un meraviglioso altopiano del Kenya, laddove ho avuto la grandissima opportunità di considerare un ambiente e una natura incontaminati che nessun comune turista potrebbe ammirare in qualsiasi altra occasione ed ho viaggiato anche dopo, per lavoro e non, nella mia vita, viaggiare, qualcosa di estremamente importante per me, che sono per così dire contro ogni globalizzazione perchè amo scoprire le cose specifiche di ogni luogo, qualcosa di veramente importante soprattutto oggi che stiamo vivendo un momento molto difficile, di incoumincabilità tra popoli, quando invece, senza alcuna retorica lo dico, dovremmo considerare che siamo tutti una grande famiglia…

Potrebbe funzionare… Essere una grande famiglia…. Ancora Paolo e la televisione, la grande famiglia della televisione: cosa ne pensi dei talent show?

Penso che anch’io sono in fondo venuto fuori da un talent, come avremmo potuto considerare infatti Sanremo Giovani… Questi ragazzi dei talent indubbiamente sono bravissimi a livello tecnico, ma purtroppo c’è da dire che vengono subito sostituiti nelle edizioni successive: insomma, non si ha il tempo di affezionarsi a loro, poichè c’è un ricambio che a mio avviso eè veramente troppo veloce…

Dopo 7 album, due dischi di platino in Italia ed un disco d’oro in Spagna insieme ad Alejandro Sanz, con più di un milione di copie vendute in tutto il mondo, a 10 anni di distanza, torni, abbiamo, con questo nuovo lavoro: cosa ti aspetti; Paolo?

Innanzitutto mi aspetto di rimettermi, per così dire, in carreggiata e ti confesso che c’è da parte mia un certo timore, come credo sia normale, ma poi per fortuna si ricomincia correre, rendendosi conto che ci si trova nel 2015…

Paolo e la Spagna….

Ho abitato in questi ultimi due anni tra Madrid e Barcellona, un’esperienza bellissima, in un paese nel quale vincono la semplicità di vita e la leggerezza, aspetti che magari a noi in Italia mancano, perchè purtroppo spesso siamo più ansiosi, molto concentrati sulle nostre cose…

Quali sono i tuoi impegni per il futuro prossimo?

Sicuramente c’è il lancio del disco, prima ancora la sua pubblicazione, poi ho in programma un piccolo tour teatrale che toccherà tutta Italia e poi, ancora, cominciare a pensare al prossimo anno, vedere cosa ci riserverà di buono il 2016….

ILARIA GRASSO

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