Il Premio Letterario NapoliTime parte alla grande con tre nomi di spicco, tre uomini che hanno il potenziale di arrivare all’animo dei giovani studenti, critici letterari e giudici, non solo attraverso le pagine dei libri con cui concorreranno al Premio, ma anche e soprattutto attraverso le proprie esperienze di vita. Maurizio De Giovanni, Pino Imperatore e Gianpietro Ghidini per la Fondazione Ema.Pesciolinorosso, sono loro i primi tre autori che con orgoglio NapoliTime annuncia essere tra i concorrenti del Premio Letterario NapoliTime, Terza Edizione – 2015/16, promossa dalla testata giornalistica NapoliTime con il sostegno dell’Associazione Onlus editore del giornale, l’Ecomuseo del Mare e della Pesca dei Campi Flegrei.
Così, come in puzzle in cui i tasselli si incastrano perfettamente a formare una splendida immagine, il Premio Letterario NapoliTime, pezzo dopo pezzo, sta prendendo forma preannunciando una terza edizione di sicuro successo. Una nuova edizione in cui l’emozione non avrà freni, così come la spensieratezza di essere giovani ad ogni età grazie all’amore profondo per i libri e per la lettura, strumento unico per apprezzare la vera libertà, quella che solo la cultura e la conoscenza può dare.
Maurizio De Giovanni, amatissimo scrittore napoletano, conosciuto al grande pubblico per le vicende del commissario Ricciardi – anche se definirlo un giallista è alquanto riduttivo per un interprete dei sentimenti complessi dell’essere umano – concorrerà al Premio Letterario NapoliTime con il suo ultimo libro, “Anima di vetro. Falene per il commissario Ricciardi” edito da Einaudi, un’opera che ha riscosso da subito l’interesse dei lettori che lo hanno premiato portandolo in testa alla classifica dei libri di narrativa italiana più venduti.
L’autore umoristico Pino Imperatore si presenterà ai giovani studenti napoletani con un libro che sembra essere stato scritto apposta per loro: “Questa scuola non è un albergo” edito da Giunti. Imperatore ha da poco terminato il tour teatrale di grande successo tratto dal suo bestseller “Benvenuti in casa Esposito”. La commedia teatrale scritta da Imperatore con Alessandro Siani e Paolo Caiazzo ha come interprete lo stesso Caiazzo, il Tonino Cardamone di Made in Sud.
Al Premio Letterario NapoliTime, la Fondazione Ema.Pesciolinorosso, sarà presente con due libri molto particolari, nati dalla necessità di un padre, Gianpietro Ghidini nonché presidente della Fondazione, di trasformare il dolore immenso per la tragica morte di suo figlio Emanuele, in un atto d’amore verso genitori e figli che fanno fatica a parlarsi. Emanuele ha lasciato la sua famiglia a soli 16 anni nel 2013, lanciandosi in un fiume dopo aver assunto un “francobollo”, una sostanza che in molti si ostinano a non definire neppure droga. Al Premio, in qualche modo sarà con noi e con tutti i ragazzi, anche Emanuele. Sarà una esperienza forte, che lascerà di certo una impronta indelebile in ognuno di noi . “Lasciami volare” scritto a quattro mani con il professor Marcello Riccioni, e “Hope – Speranza” scritto e completato da papà Giampietro ma iniziato con Emanuele prima della sua morte, entrambi editi da Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, sono i due libri con cui Pesciolinorosso sarà al Premio Letterario NapoliTime.
“Il Premio Letterario NapoliTime è un evento che anno dopo anno si consolida e si arricchisce della partecipazione di scrittori emergenti e nomi noti anche al grande pubblico. Andiamo avanti con entusiasmo, mossi sempre più dalla genuinità e dalla carica di energia dei giovani studenti partenopei, critici letterari del Premio Letterario NapoliTime”. Sono le parole di augurio del direttore di NapoliTime, Pasquale Vespa, nell’annunciare la rosa dei libri che si sta formando in questa edizione del Premio.
Sono gli stessi autori a dare agli organizzatori del Premio la grinta per rendere questa edizione un faro per gli studenti, un punto fermo su cui contare, un’esperienza di crescita culturale, civica ed emozionale. Il Premio ambisce ad essere un luogo di comunione che mescoli generazioni, linee di pensiero, modi di esprimersi e comunicare, capace di creare un circolo virtuoso di condivisione di idee, sensazioni e sentimenti.
Pino Imperatore, che ha confidato con quale spirito si presterà ad essere giudicato dai giovani studenti, sorprende con la sua spontaneità sostenendo: – “Sarà entusiasmante confrontarmi con loro, ascoltarli, soddisfarne le curiosità, recepirne i consigli. Ogni volta che incontro studenti, mi arricchisco come persona e come scrittore. Mi diverto con loro, scherzo, scambio opinioni sulla vita e sul mondo. Con gioia e spontaneità, senza remore. Perché dentro sono rimasto un ragazzo. Perché uno dei segreti della felicità è vivere con leggerezza e spensieratezza”.
Maurizio De Giovanni invece, a cui è stato chiesto cosa vorrebbe far conoscere di se, dell’uomo e non del personaggio pubblico, ai ragazzi che incontrerà nelle scuole, esprime una visione di se stesso che in effetti è la sintesi dell’obiettivo del Premio, ovvero avvicinare i ragazzi alla lettura. De Giovanni ha commentato: – “Sono un lettore. Nella mia vita potrei facilmente fare a meno della scrittura, che è comunque un meraviglioso recentissimo evento, ma non della lettura che è una trave portante della mia stessa esistenza. Leggere è il vero talento: uno scrittore inventa una sola storia, il lettore inventa una storia ogni volta che legge un libro. Per questo motivo, pur mettendo nella scrittura tutto il mio amore, non dimentico che sto raccontando la storia di altri e non la mia”.
Papà Gianpietro parla del suo rapporto con i ragazzi pensando ad Emanuele: – “Ogni volta che incontro i giovani il mio cuore lacrima, perché vedo in ognuno di loro il mio Emanuele. Ma poi vedo nei ragazzi la nostra speranza ed allora il mio cuore gioisce al pensiero che non tutto è perduto. In un mondo sempre più basato sul materialismo, nel quale la maggioranza di noi adulti si è fatta ‘truffare’, convincendosi che la felicità poteva essere raggiunta riempiendoci di cose materiali, saranno i giovani a cambiare le cose, a riportare gli esseri umani ad essere di nuovo al centro, a venire prima del denaro e delle cose materiali”. – “Voi giovani siete la nostra speranza” sono le parole di Ghidini.