“Ama il tuo sogno…. Se pur ti tormenta”: Rodolfo Maria Gordini, connubio perfetto fra talento ed eclettismo

Rodolfo Maria Gordini

Rodolfo Maria Gordini non è abituato a starsene, come si dice, con le mani in mano: per prima cosa ha fatto della sua arte un mestiere, quella di tenore lirico e la lirica è  in realtà per Rudy un affare di famiglia: il padre Mario fu l’allievo prediletto del grande tenore Tito Schipa.

E con questo imprinting non indifferente il piccolo Rudy esordisce davanti al grande pubblico quando ha solo otto anni e lo fa con una roba non da poco, ovvero la non facile aria Verdiana “La donna è mobile”  che il bimbo interpreta, quasi incoscientemente, presso il velodromo Vigorelli e lo fa con l’atteggiamento tipico di un tenore ormai vissuto e navigato.

Ma Rudy  come dicevamo è un eclettico ed ama allo stesso modo del canto la scrittura e la pittura: molto presto, infatti, già tra gli anni Sessanta e Settanta, si dedica a queste altre due forme nobili di comunicazione, fino però al ritorno prepotente, della scena, sul palcoscenico della sua vita, grazie alla commedia musicale “Cafè Chantal – Su e giù per le Scale” con cui esordisce al Teatro Gnomo di Milano nelle vesti multiple di sceneggiatore, regista, interprete e produttore.

Ma Rodolfo non è solo artista: è infatti anche uomo d’affari, completamente immerso dentro quella vita tipica della Milano da bere targata anni ottanta, ciità in cui è uno dei primi al dare il via ad un’agenzia di moda, ma è anche uno dei primi a mettere su una compagnia di pony express, con fare quasi rivoluzionario mette su forme alternative di comunicazione.

Rudy

Ma nonostante quella temporanea immersione nella caotica vita milanese, è la frequentazione assidua della Casa Verdi di Milano, dei salotti buoni della lirica e la conoscenza del Soprano Lina Vasta che portano Rodolfo alla consacrazione in via definitiva come tenore lirico, con sua affermazione in campo italico ed internazionale.

Rudy è pero una personalità che, come dicevamo, non ama stare ferma, ed il Brasile lo affascina, lo affascina da sempre ed è così che là  si trasferisce per un certo periodo divenendo ospite fisso di numerose trasmissioni della più popolare emittente verdeoro, Teleglobo.

Siamo dunque alla fine degli anni Novanta quando Rudy intraprende un percorso di sperimentazione musicale che ha del rivoluzionario,  e che lo porta poi a dedicarsi, anima e core, ad il Liric Pop.: ed è così che l’artista rivisita duettando con cantanti pop celebri pezzi di molti generi musicali, dalla musica leggera italiana al pop internazionale, alla dance, esperienza magica che lo induce poi a creare il progetto Re Noir, con cui tutta l’Italia gira.

Questo suo continuo spirito di ricerca porta Rodolfo a incominciare a nutrire una passione viscerale per gli strumenti etnici di tutto il mondo, che inserisce all’interno dei suoi spettacoli. Una ricerca così approfondita da valergli l’inserimento, come unica voce umana, all’interno della Strumentoteca patrocinata dal Museo della Scala di Milano.

E Rudy si appassiona dunque allo studio delle culture musicali regionali del nostro Paese,  passione che sfocia nella realizzazione, con i Cantori di Carpino e la collaborazione di Renzo Arbore, del brano “Taranta Liricando”, in cui la voce lirica di Gordini si fonde in modo quasi magico con la ritmicità vitale della Taranta Garganica, tant’è che il brano viene presentato fuori concorso al Festival di Sanremo 2004.

Negli ultimi anni le attività della voce milanese si dividono tra concerti, presenze televisive e radiofoniche, senza che si tralascino mai gli studi e la ricerca musicale.

Un’amicizia eterna, oltre questa vita, lega il nostro Rudy a Big Luciano, Luciano Pavarotti, proprio per la meravigliosa attività di avvicinamento della lirica al pubblico realizzata con progetti come il Pavarotti & Friends a cui Rodolfo ha dato e dà tutto se stesso, con il suo continuare a realizzare, dopo la morte del grande artista, attività in memoria dello stesso: tra queste, lo straordinario “Tributo a Luciano Pavarotti” realizzato presso le meravigliose sale di Villa Borromeo e il brano “Sto pensando a Te”, brano Liric Pop dedicato a Pavarotti in cui Rudy interpreta contemporaneamente e in modo magistrale la parte leggera e pure quella lirica.

E il cammino artistico del grande Rudy non si arresta mai, tra concerti, emozioni e amore per la vita, perché i propri sogni si inseguono, anche quando fanno paura, affinché si avverino.

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