Tiziana Tirrito in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo
Tiziana Tirrito in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo

Tiziana Tirrito: dai premi teatrali al Commissario Ricciardi

Abbiamo incontrato Tiziana Tirrito, attrice, oltre che ideatrice e direttore artistico del concorso che premia talenti teatrali “Le cortigiane (che attende la quarta edizione). In questo periodo l’attrice, si sta dedicando al cinema e alle serie TV.

Tiziana Tirrito in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo
Tiziana Tirrito in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo

La produzione cinematografica e in particolare le fiction infatti, hanno ripreso la loro attività, dopo qualche mese dal lockdown, prova ne sono i tanti lavori girati anche a Napoli proprio in quest’ultimo periodo, cosicché gli attori, non potendo continuare l’attività in teatro o in spettacoli dal vivo hanno comunque potuto lavorare a interessanti produzioni e spesso con cast d’eccezione. Ma andiamo nel vivo.

Benvenuta su La Gazzetta dello Spettacolo. Cosa è cambiato nel lavoro di Tiziana Tirrito in quest’anno così complicato?

Purtroppo per via dei teatri chiusi è inevitabilmente venuto meno il contatto diretto col pubblico ma la soddisfazione che deriva da un prodotto audiovisivo è sicuramente la stessa perché raggiunge un pubblico molto più vasto.

Quali le esperienze lavorative in questi ultimi mesi?

Sono una grande appassionata di Maurizio De Giovanni e ho avuto il piacere di interpretare il personaggio di Concetta la governante dei Duchi Di Camparino nell’episodio dal titolo Il posto di ognuno, della serie TV Il Commissario Ricciardi con la regia di Alessandro D’Alatri, in onda lunedi 8 gennaio 2021 su Rai Uno. Ultimamente con la regia di Sergio Rubini sono di nuovo Concetta, stavolta Concetta Cupiello nel film I fratelli De Filippo, che racconta la vita della famiglia di attori e caso vuole che io abbia recitato in teatro nella compagnia di Luigi De Filippo questa commedia l’ultima volta che è stata messa in scena, mentre nel film recito la prima rappresentazione della storia.

Un lavoro in costume ha un fascino in più per l’attore?

È un po’ come viaggiare con una macchina del tempo perché in entrambi i casi sono state ricreate perfettamente ambientazioni e atmosfere della Napoli degli anni trenta.

Quali le attività nel prossimo futuro?

Spero di tornare molto presto in teatro perché è l’aspetto di questo lavoro che più mi piace, ma non vedo l’ora di partecipare nelle prossime settimane al nuovo film di Vincenzo Salemme.

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Redazione Giornalistica

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