Antonio Milo in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo
Antonio Milo in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo

Antonio Milo: il segreto è vedere la vita con positività e armonia

Siamo in compagnia di Antonio Milo straordinario artista capace di trasformarsi nei diversi ruoli con estrema naturalezza e spontaneità.

Nato a Castellammare di Stabia, Antonio Milo si è fatto amare, stimare ed apprezzare nel corso della sua ricca carriera professionale che lo ha visto ricoprire tantissimi personaggi tra cui: Sante Lo Foco in “Gente di mare”, Lorenzo Ciccone ne “La nuova squadra”, Giuseppe Iorio ne “Il paradiso delle signore”, Saverio Mandarà nella fiction “Maltese – Il romanzo del Commissario”, Silvio Solare in “L’Amica Geniale”, Nicola Percuoco nel film “Natale in casa Cupiello” ma soprattutto nelle vesti del brigadiere Raffaele Maione nella fiction “Il Commissario Ricciardi”.

Antonio Milo in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo
Antonio Milo in Il Commissario Ricciardi. Foto di Anna Camerlingo

Benvenuto ad Antonio Milo su La Gazzetta dello Spettacolo. Ruolo straordinario quello del brigadiere Maione della fiction Il Commissario Ricciardi, grandissimo successo di Rai 1… ma cosa hanno in comune Antonio Milo ed il suo personaggio?

Grazie a voi. L’essere napoletano, vedere la vita con positività e armonia.

Adriano Falivene è Bambinella de Il Commissario Ricciardi. Nella foto di Anna Camerlingo, con Antonio Milo
Adriano Falivene è Bambinella de Il Commissario Ricciardi. Nella foto di Anna Camerlingo, con Antonio Milo

La recitazione: quando ti accorgi di avere questo grande talento?

In uno spettacolo di Natale fui scaraventato sul palcoscenico per caso… e capii che era la mia attitudine.

Tanti successi nella tua vita professionale: L’amica Geniale, Il Commissario Montalbano, Distretto di polizia, Natale in Casa Cupiello e moltissimi altri ancora… c’è un personaggio a cui sei particolarmente grato?

A tutti naturalmente, tutti i ruoli mi hanno portato quello che sono ora come attore. Maione è sicuramente tra quelli più importanti.

Una domanda che faccio spesso perché mi incuriosisce: qual è stata la prima reazione quando hai saputo che il ruolo del brigadiere Maione era tuo?

Ho ballato in strada la macarena!!!

Nella tua carriera artistica hai avuto anche molte esperienze teatrali. Preferisci il contatto diretto con il pubblico o la cinepresa?

Sono importanti entrambi, perché entrambi fanno parte di un percorso di carriera, l’uno non esclude l’altro. Sono due modi di arrivare al cuore dello spettatore.

Lati positivi e negativi dell’essere una persona famosa.

L’essere riconosciuti è bello, perché vuol dire che sei arrivato a toccare l’anima di chi è a casa a guardarti.

Il risvolto negativo che la popolarità implica, è il porre maggiore attenzione a quello che fai e dici, ma credo che sia un peso assolutamente sopportabile.

Il complimento più bello ricevuto?

Gli occhi spalancati di meraviglia dei miei nipoti quando, qualche anno fa a Natale, mi vestivo da babbo Natale per portare loro i regali.

In conclusione ti chiedo: indosserai nuovamente la divisa di Maione? E dei prossimi progetti cosa ci puoi anticipare?

Spero di si. Ci sono altri 6 libri dai quali trarre una seconda stagione. Al cinema, poi, sarò l’impresario dei fratelli De Filippo e del grande Totò, per un film del regista Sergio Rubini.

Antonio Milo, che ringrazio della piacevolissima chiacchierata, è il classico esempio di artista che riflette una citazione di David Frost: “Non mirare al successo se lo desideri; fai sotanto ciò che ami e in cui credi, ed esso arriverà naturalmente.”… e noi gli auguriamo di cuore che possa elevarsi sempre più in alto.

Su Silvana De Dominicis

Vice direttore di La Gazzetta dello Spettacolo, amante degli animali, la natura e la cucina veg. Umiltà e sensibilità sono nel contempo i miei pregi e difetti.

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