Claudio Fragrasso con il cast di Karate Man
Claudio Fragrasso con il cast di Karate Man

Claudio Fragasso: vi racconto Karate Man

Claudio Fragasso con Karate Man fa di nuovo centro. Il suo talento visuale e l’innata sensibilità artistica che tutti gli riconoscono lo hanno portato a compiere un ennesimo passo avanti nella sua brillante carriera iniziata nei primi anni Settanta e che conta tra gli altri successi come Troll 2, La Casa 5, Teste Rasate, Palermo Milano – Solo andata, Le Ultime 56 ore, La Grande Rabbia.

Il regista romano, affiancato dall’ottima sceneggiatrice Rossella Drudi, ha infatti confezionato una pellicola potente, in uscita il 26 maggio nelle sale distribuita da Ipnotica Film, di vero intrattenimento, adatta per il pubblico delle famiglie e ai più giovani, che mescola sapientemente il dramma della malattia al mondo dello sport ma che introduce anche temi sociali scottanti come la violenza sulle donne, le scommesse clandestine, l’usura… Tutto questo sullo sfondo della strepitosa storia di un lottatore di arti marziali, interpretato dal bravissimo Claudio Del Falco, in guerra da sempre con il diabete mellito.

Nella storia, ispirata alla vita vera di Del Falco, ci sarà il momento della sconfitta e della depressione ma anche lo spazio per tornare a sognare e soprattutto per realizzare i propri sogni, complici la grande forza di volontà ma anche sentimenti come l’amore e l’amicizia. Del cast fanno parte anche Stefano Maniscalco (con Fragasso e Del Falco nella foto), Stefano Calvagna, Niccolò Calvagna, Marco Aceti e Anne Garcia, Tony Scarf e Michele Verginelli. “Quello della malattia adesso è un argomento aperto”, ha detto Claudio Fragasso in conferenza stampa, “nel senso che probabilmente qualche anno fa un malato di diabete ad un certo livello non lo avrebbe mai dichiarato.

Invece la fortuna che ho avuto io incontrando Claudio è stato che lui in qualche maniera di questa cosa se ne è liberato. Non crediate comunque che sia una cosa così semplice, perchè come ha detto lui il diabete è una malattia che ti porti per tutta la vita e non guarisce. Ricordo che un giorno e questo non lo sa nemmeno Claudio, parlando con Stefano Maniscalco, che è poi colui che lo allena gli dissi: ma vedo che voi avete un rapporto così bello, così fraterno, cosi particolare, ma da che dipende? Dipende dal fatto che Claudio ogni giorno deve combattere con la morte, mi ha risposto, nel senso che all’improvviso può avere un ictus, una trombosi, quindi lui riesce in qualche maniera a riequilibrare se stesso attraverso lo sport che pratica. Del Falco ha colpito in modo particolare l’attenzione del regista romano e della Drudi che hanno apprezzato moltissimo la sua rocambolesca storia.

“Ma quello che ha di bello Claudio e che a me e a Rossella è piaciuto tanto”, ha detto ancora Fragasso, “è che lui è come un bambino. Per Claudio ogni giorno è un giorno nuovo, è un giorno vero, un giorno puro e questa purezza credo, spero, che l’abbia trasmessa anche attraverso questo film perchè noi così lo abbiamo cercato di dipingere. Nella verità la malattia non è una cosa tanto serena, calcolate che tutte le notti vai a dormire con il problema della glicemia, se sale o se scende”. Tanti gli aneddoti, o simili, che riguardano le riprese di Karate Man. “Quando giravamo sul set, ad esempio, c’erano dei momenti in cui lui si doveva fermare”, ha ricordato il regista, “perchè la sua glicemia era impazzita. Quello strumento che usa verso il finale della pellicola è uno strumento vero che è stato progettato in America. Glielo vedi portare sempre addosso e misura la glicemia attraverso il telefonino.

Comunque è una vita sacrificata che lui ha compensato con lo sport. Claudio tutte le mattine fa sport, tutte le mattine si ammazza per trovare quella che per me è l’identità della sua vita”. Ma come ha fatto il noto ed apprezzato regista romano ad accorgersi della bravura di Claudio Del Falco? “Claudio è venuto a 15 miei provini ma io l’avevo sempre scartato”, ha ammesso Fragasso. “Mi sembrava un personaggio coatto, in realtà non è uno così. Credo che lui sia la persona più pura che io e Rossella abbiamo incontrato e ce lo ha dimostrato. Quando si giravano le scene di combattimento, quei momenti erano davvero faticosi, però ce l’ha fatta, e se lui ce la fa è perchè combatte”.

Ne è venuto fuori un film davvero riuscito, che può essere di insegnamento soprattutto per i giovanissimi. “Io sono andato alla commissione di censura e ho detto la verità, ovvero che io questo film l’ho fatto per i bambini”, ha dichiarato Fragasso. “Se mi escludi i bambini mi escludi un pubblico preferenziale che attraverso questo film può credere ancora di più nel karate cercando anche una forma filosofica in questa disciplina che non è semplice da trovare ma che c’è. Quei maestri che vengono citati nel film sono maestri veri di karate, sono l’essenza del karate. Parlare della malattia e dello sport in Karate Man era una cosa complicata che noi abbiamo però rappresentato con molta facilità attraverso la psicologia e il modo di essere di Claudio”.

Su Susanna Marinelli

Giornalista pubblicista, ha scritto tra le altre per le riviste Cioè, Debby, Ragazza Moderna, Vip, Eva 3000, Grand Hotel, Gossip, Tutto, Nuovissimo...Ha partecipato come ospite a varie trasmissioni tv tra cui La Vita in Diretta e in radio per Radio2Rai.

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