Si riaccendono le luci sul palco di Italian Movie Award con Luca Abete che saluta il pubblico dicendo: “un festival che corre veloce”, e facendo un breve riassunto delle serate precedenti e soffermandosi sul successo di ieri. Luca Argentero ed Edoardo Leo hanno affascinato il pubblico del festival per bravura e bellezza. Migliaia di persone sono accorse da tutta la Campania per vedere i loro idoli cinematografici sperando in una foto e un autografo.
La parola, poi, passa al patron della kermesse che, giorno dopo giorno, sta riscuotendo sempre più l’attenzione mediatica risultando un evento imperdibile nell’ambito degli eventi campani dedicati al cinema. Un festival che Luca Abete definisce “scoppiettante”. Carlo Fumo, prima di procedere, ricorda che domani ci sarà la presentazione del libro Monnezza di Stato con gli autori Antonio Giordano e il giornalista di SKY Tg 24 Paolo Chiariello e, a seguire, la premiazione dell’attore Gianfelice Imparato e del regista Edoardo De Angelis con il film Perez, accompagnati dall’attore Marco D’Amore.
Il primo a salire sul palco del festival è il maestro Giuseppe Cascella, un artista che si diletta nella comunicazione a lui più congeniale, la pittura. Cascella ha realizzato negli anni la bellissima mostra “Ritratti d’artista”, donando all’Italian Movie Award numerosi dipinti che ritraevano i vari ospiti premiati nel corso delle edizioni. Carlo Fumo, scherzando un po’ sulla presenza del maestro nella serie Onore e rispetto, lo premia con il Vitruviano d’Argento.
In questa penultima serata, che precede la grande conclusione di domani, si proiettano gli ultimi due cortometraggi della Short Social Competition. Il pubblico può vederePiù mè di Giordano Torregiani. In 8 storie raccontate attraverso il corpo di 8 piume, tutte legate da un passato troppo pesante da digerire e un presente che non viene vissuto con leggerezza, si affrontano i disturbi dell’alimentazione. Giordano Torregiani dal palco dell’Italian Movie Award afferma che il suo obiettivo è far conoscere a più persone il corto, che affronta il tema dell’alimentazione, riuscendo ad emozionare.
Con 6 Cup chai, l’ultimo corto ad essere proiettato, dell’autrice Laila Khan, la storia cambia totalmente. Ambientato in una baraccopoli di Mumbai, il corto racconta di un ragazzo di nome Chotu che lavora come venditore di Tea vivendo in povertà. Al termine della proiezione Laila Khan sale sul palco con l’interprete Lorenzo Ruggiero. Dopo aver confermato, restando in tema con il festival, che non si può venir nel sud Italia senza aver assaggiato la pizza, mostra al pubblico la situazione attuale dell’India. Laila ha realizzato il suo corto dopo un viaggio in India, che l’ha toccata nel profondo. L’idea che percorre il film, insieme a quello dell’alimentazione, è il diritto allo studio che ogni persona dovrebbe avere. Ora la mission di Laila è quello di mostrare in giro il corto, proiettato a Cannes e premiato in Spagna.
Dopo aver mostrato gli ultimi due lavori in concorso, Luca Abete presenta un docente speciale che ha intrapreso la sua carriera nel lontano 1986 firmando un contrato con Neri Parenti per la scrittura di Superfantozzi: Alessandro Bencivenni. Da quell’anno, fino al 1996, firma tutti i film del regista toscano, diventando il “papà dei cinepanettoni”, ma i suoi film gli fruttano ben 9 Chiavi d’Oro del Successo e una nomination ai Nastri d’Argento per Le rose nel deserto di Mario Monicelli. Attualmente è docente presso la Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volontè e ieri ha tenuto la sua lezione per i 100 alunni della MasterClass. Bencivenni, che fa parte della giuria internazionale del festival con il compito di giudicare i corti in concorso, si mostra felice di ricevere il premio e soprattutto di farlo vicino alla sua terra che gli ha dato le origini: Salerno.
Alessandro Bencivenni, chiamato a rispondere sullo stato attuale della commedia italiana, rassicura che, nonostante lo stato di crisi del cinema italiano, “È in ottima salute”.
L’attenzione e la curiosità nei confronti della commedia di molti giovani, come quelli che ha avuto modo di incontrare ieri durante la lezione, lo entusiasmano. A proposito dei nuovi mezzi, per Bencivenni anche attraverso il web ci si può accostare al cinema. Reduce della passeggiata pomeridiana nel sito archeologico, Bencivenni, inoltre, svela che farebbe una “commedia intelligente” su Pompei, perché offre tantissimi spunti. In qualità di giurato, il maestro si è poi soffermato sulla qualità dei corti in concorso definendoli tutti di altissimo livello. Riconoscendo il “modo non banale” con cui i corti proiettati in serata hanno affrontato il tema, l’alimentazione e gli stili di vita, esclama che i lavori in concorso gli hanno dato qualche difficoltà nel giudicarli, perché tutti di grande valore. Dopo aver ricevuto da Carlo Fumo il “Vitruviano D’Argento”, l’appuntamento con lo sceneggiatore è a Natale, con un film girato a Napoli, di cui non si può svelare ancora il titolo.
L’ospite più attesa della quarta serata è un’attrice conosciuta al grande pubblico per il ruolo di Rosy Abate nella serie tv di successo Squadra Antimafia – Palermo Oggi. Dal suo esordio in Ricordati di me di Gabriele Muccino, il successo dell’attrice romana è cresciuto sempre più. I tantissimi fan hanno riempito tutto l’anfiteatro del parco naturale per incontrare e strappare una foto all’attrice romana Giulia Michelini. L’affetto della gente dll’Italian Movie Award le arriva prepotentemente e lei sembra incredula ed emozionata. Dopo aver aperto il quarto red carpet dell’Italian Movie Award accompagnata da Carlo Fumo, ad attenderla sul palco il presentatore Luca Abete. Nell’intervista, Giulia Michelini, totalmente diversa dal personaggio temuto di Rosy Abate, dichiara di rendersi conto del suo successo quando sente il calore della gente. Giulia Michelini condivide pienamente con Abete l’opinione che l’occasione di aggregazione creata con l’Italian Movie Award all’interno del centro commerciale La Cartieraè un motivo in più per cui la kermesse merita una grandissima visibilità. Affermando che il festival invoglia le persone al cinema, Michelini riconosce, come fanno tanti ospiti illustri della kermesse, il valore culturale dell’evento.
Carlo Fumo, ritornando all’esordio con Gabriele Muccino, nomina en passant i tanti film di successo tra cui La ragazza del lago con Tony Servillo, Il grande sogno di Michele Placido, Cado dalle nubi di Checco Zalone e, si sofferma su Immaturi, il film d’esordio con un regista amico dell’Italian Movie Award: Paolo Genovese. DopoImmaturi, Giulia Michelini viene premiata questa sera per il film Sei mai stata sulla luna?, ultimo successo di Paolo Genovese. Raccontando al pubblico del suo rapporto professionale con il regista, l’attrice lo descrive così: È un orsetto, una persona buona”. Prima di soffermarsi sul ruolo di fashion addict con Carola, afferma che oltre a dirigere molto bene, Genovese fa divertire gli attori.
Poi, la parola passa ai ragazzi della MasterClass. All’attrice romana chiedono qualche consiglio e qualche curiosità sulla sua carriera e sulla scelta dei personaggi da interpretare. A proposito della sua passione, su quando e come è nata, l’attrice afferma: “Ce l’ho ma non so da dove viene”. Appassionata di teatro fin da ragazza è riuscita a diventare l’attrice di successo di oggi grazie anche alla sua dote più grande, la spontaneità. Dote mostrata durante la serata quando fa salire sul palco una sua ammiratrice in lacrime per concederle una foto e un autografo. A proposito del tema del festival, l’alimentazione e gli stili di vita, svela la sua passione per tanti tipi di sport e l’amore per la natura.
L’attrice, inoltre, conferma quanto emerge dai suoi film: alla base delle sue interpretazioni tendenzialmente c’è l’emozione. Il motivo del suo successo è anche questo: con Giulia Michelini al pubblico arrivano solo emozioni vere. Emozioni che sicuramente comunicherà al pubblico del teatro, per il suo prossimo progetto di cui non vuole svelare niente.
Per il momento più atteso, la premiazione di Giulia Michelini, sale sul palo il direttore del centro commerciale La Cartiera, Piergiorgio Cesaro. Dopo le foto di rito, un ringraziamento speciale va a Mary Calvi della Mama Entertainment per il suo aiuto nell’organizzazione della serata.
Infine, Carlo Fumo per salutare l’attrice fa salire sul palco Elisabetta Vilni e Nicoletta Cuomo per l’esibizione lirica. Dopo aver ascoltato Tace il labbro, Luca Abete e Carlo Fumo danno appuntamento a domani sera per il gran finale del festival che, nel corso dei giorni, ha avuto una escalation di partecipazione e risonanza mediatica. Si spengono le luci è si da il via alla proiezione del film Sei mai stata sulla luna?