Davide Iacopini
Davide Iacopini

Davide Iacopini: vivo una vita normale

Davide Iacopini, genovese di nascita, è tra i protagonisti del film di Beniamino Catena, Io sono vera, al cinema dal 17 febbraio scorso.

Squadra Antimafia – Il ritorno del boss, Masantonio e Leonardo sono solo alcuni dei film a cui ha preso parte, dopo aver frequentato la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Davide ama definirsi tranquillo e molto legato al suo lavoro che, da sempre, preferisce preservare.

Bentornato su La Gazzetta dello Spettacolo, Davide Iacopini. Come stai?

Bene, grazie! Vivo un periodo felice.

Sei tra i protagonisti di, “Io sono Vera”, dal 17 febbraio al cinema. Cosa puoi dirci a riguardo?

Si parla di un film complesso, ricco di sfaccettature, così come i personaggi che lo compongono. La storia ha inizio con la scomparsa di una ragazza, dodicenne, che comporta, al mio personaggio, un forte senso di colpa. Non vi anticipo altro per non togliervi tutta la curiosità del caso.

Cosa ti ha spinto ad intraprendere questa strada?

Il divertimento, senza alcun dubbio. Ho interrotto gli studi per prendere parte alla scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, e ne sono stato felice, affascinato. Si tratta di certo di un lavoro rischioso, canonico, ma continua a divertirmi ancora, nonostante sia passato un po’ di tempo.

Il ruolo di Machiavelli, interpretato in “Leonardo”, ti ha regalato la possibilità di recitare in lingua inglese. Che esperienza è stata?

Ho vissuto un’esperienza bellissima! Il mio personaggio ha avuto modo di interagire con attori internazionali, ma questo non ha rappresentato alcun problema, nessuno stacco particolare. Abbiamo lavorato con una troupe immensa, fantastica. Porterò nel cuore questo ricordo.

Un ruolo che ti è rimasto nel cuore?

Diaz, di Daniele Vicari, a cui ho preso parte nel 2011. Tra i tanti, anche la serie Masantonio, che purtroppo non avrà una seconda stagione. Conservo un bel ricordo di Alessandro Preziosi e Claudia Pandolfi, splendidi compagni di lavoro.

Pensi stia andando tutto come desideravi?

Vivo un percorso completamente diverso da ciò che mi aspettavo. Sono, ad ogni modo, felice di ciò che ho modo di realizzare.

Da spettatore, cosa ti è mancato seguire durante il lockdown che ci siamo ritrovati a subire?

Tutto, sicuramente. Il primo lockdown mi ha regalato l’occasione di vivere mio figlio, che era davvero piccolo. A livello di prodotti, avendo poco tempo a disposizione, ho dovuto selezionare ciò che avrei davvero voluto vedere.

Chi è Davide Iacopini a telecamere spente?

Sono una persona tranquilla (ride). Amo parlare il meno possibile del mio lavoro, che tendo a proteggere, e cerco di ricordarmi sempre che la vita va vissuta nella normalità più assoluta.

Progetti futuri?

Purtroppo non posso anticiparvi nulla. Saprò dirvi di più in futuro, a conferme avvenute.

Su Alessia Giallonardo

Nasco a Benevento, nel 1986. testarda a più non posso, perché Toro. Amo la fotografia sin da quando ero piccola e devo questa passione a mio padre. Stesso discorso per la scrittura, per ogni singola sfumatura di un racconto, di un vissuto, di uno storico incontro.

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